Forse nella tanta filosofia propinata dai santoni della pallacanestro viene sottovalutato qualcosa di piuttosto lampante e sul quale a mio parere, per moltissime ragioni,almeno ai livelli dei campionati regionali, si investe molto poco: il tiro.
Con un ottimo tiro fra le proprie abilità serve davvero tanto altro?
L’unico a fare discorsi su questa impostazione, per quanto ho potuto ascoltare in prima persona, è stato Matteo Boniciolli; durante un clinic organizzato dalla Fip, qui a Roma, parlo di “tiratori credibili”: è inutile predicare geometrie irraggiungibili, filosofie di collaborazione, lavorare di fino su ogni movimento se non si cura davvero il tiro. Continua a leggere