Aggiornamento di quanto scritto in precedenza qui sul blog.
Riporto quanto l’ultima circolare in materia di tesseramento allenatori riporta.
Quali squadre, dipendentemente dalla propria qualifica, un allenatore può allenare? Continua a leggere
Aggiornamento di quanto scritto in precedenza qui sul blog.
Riporto quanto l’ultima circolare in materia di tesseramento allenatori riporta.
Quali squadre, dipendentemente dalla propria qualifica, un allenatore può allenare? Continua a leggere
Prendo spunto dalla discussione di ieri sera con la mia squadra, analizzando la nostra ultima sconfitta in campionato e dalle informazioni reperite su siti web e libri specializzati con i quali tenersi costantemente informati.
Troppo spesso si parla con leggerezza dei blocchi e seppure lo si fa a squadre senior ed esperte si tende a tralasciare quei dettagli che possono risultare invece determinanti.
Urlare “fai un blocco per il playmaker” può dire tutto oppure nulla, può risultare come un’arma vincente oppure un frustrante attacco mai innescato, una fonte di discussione, fra giocatori, in campo. Urlarlo più forte e più volte, anche se incrocio colleghi convinti del contrario, non aiuta i nostri giocatori. Continua a leggere
L’ultima sirena ci ha sorpresi stanchi e piuttosto accaldati. Ognuna, ogni sirena di fine partita ci svuota lo stomaco e ci consegna al pubblico, che sia poco oppure numeroso, a quel senso di liberazione, comunque tutto sia andato.
La vera analisi, la metabolizzazione arriva dopo, nelle ore e nei giorni dopo.
L’ultima sirena della stagione mi ha consegnato una vittoria, un corsa disperata verso gli spalti per un abbraccio ed un bacio e, solo da oggi, qualche spunto di riflessione.
Ero scettico sul lavorare con i giovani e mi sono invece piuttosto confortato e stupito di Continua a leggere
QUESTO ARTICOLO E’ STATO AGGIORNATO DALLA CIRCOLARE TESSERAMENTO CNA LAZIO: LEGGI QUI
Qualifica del Corso Istruttore di Base:
Il superamento del corso consente di allenare ed essere iscritti a referto in qualità di capo allenatore per qualsiasi squadra partecipante ad un Campionato Federale Senior di competenza degli organi territoriali e per i campionati giovanili regionali.
Consente,inoltre, di essere iscritti a referto in qualità di 1° assistente nei campionati di DNB, DNC,A2/F e
A3/F.
Qualifica del Corso Allievo allenatore:
Il superamento del corso consente di allenare ed essere iscritti a referto in qualità di capo allenatore per qualsiasi squadra partecipante ad un Campionato a libera iscrizione (Solo 1 divisione stando alle circolari CNA del 2014 per la stagione 2014/2015)
Il contropiede, nella pallacanestro, può essere sintetizzato dalla seguente “formula”, definizione:
conquistare gli spazi vantaggiosi in tempi brevi
Una squadra persegue il gioco in contropiede per differenti ragioni che, schematicamente, potremmo riassumere nei seguenti punti:
Il contropiede si basa, prima di tutto, su un concetto di transizione mentale ossia sul passaggio da una fase difensiva ad una offensiva: questa capacità è allenabile. (diagramma sotto: esempio di esercizio; la linea zig zag è da intendersi scivolamento difensivo non correttamente rappresentato causa software a disposizione)
Fasi del contropiede
Le fasi nelle quali è suddiviso il contropiede sono:
Entrare in possesso della palla
Per entrare in possesso della palla si possono sfruttare diverse situazioni difensive: pressione difensiva, anticipo passaggi, recupero palle vaganti; rimbalzo difensivo ed apertura; rimessa da canestro subito.
Per quanto riguarda il rimbalzo difensivo occorre focalizzare fondamentali tecnici e tattici:
Fondamentali tecnici:
Fondamentali tattici:
Rimessa da canestro subito: fondamentali aspetti sono da considerarsi la presa della palla e la velocità di rimessa in campo.
Apertura: consente di mangiare tempo e spazio vantaggioso nei confronti della difesa avversaria. Va tenuto in considerazione il punto più conveniente dove ricevere l’apertura: questo risulta essere quello della zona vicino od oltre (direzione centro campo) il prolungamento della linea del tiro libero, tenendo le spalle parallele alla linea laterale in modo tale da poter tenere sotto controllo il passatore che la zona da attaccare.
Conduzione: In questa fase il ricevitore dell’apertura deve scegliere se eseguire un palleggio od un passaggio per mantenere il vantaggio acquisito. Rispetto alla zona da attaccare in palleggio è ragionevole credere che la zona centrale del campo sia occupata da giocatori impegnati nel ripiegamento difensivo e che la zona laterale sia invece quella più vatnaggiosa perché immediatamente attaccabile. Nel caso in cui si fosse speso del tempo per eseguire l’apertura e se la difesa fosse parzialmente rientrata, si dovrebbe scegliere per un palleggio che permetta di guadagnare la zona centrale del campo. Le tipologie di palleggio da utilizzare sono: palleggio spinto (mano sinistra o destra), palleggio alternato spinto.
Se si sceglie di avanzare con dei rapidi passaggi (Corti e veloci, diagonali e verticali, MAI orizzontali), si dovranno eseguire passaggi due mani dal petto in considerazione del fatto che questa situazione è praticamente l’unica nella quale è realisticamente realizzabile un passaggio di questo genere. Una alternativa per un lancio efficace è quella dell’uso del passaggio baseball.
Sviluppo: in questa fase è fondamentale operare corrette scelte delle spaziature rispetto allo spazio ed al tempo utili a mantenere il vantaggio acquisito. La decisione di correre larghi oppure stretti dipende dall’azione della difesa in ripiegamento.
Conclusione:
Fondamentali tecnici:
Principi della difesa su contropiede:
In un sistema difensivo ben organizzato gli aspetti delle collaborazioni difensive rivestono un ruolo fondamentale affinché si riesca a mantenere un atteggiamento attivo impedendo all’attacco di eseguire i movimenti previsti che gli sarebbero vantaggiosi. Questo obiettivo è raggiungibile mantenendo una aggressività tale da negare od ostacolare le linee di passaggio ottimali. Detto obiettivo difensivo è più difficilmente perseguibile nel caso in cui gli attaccanti giochino eseguendo dei blocchi. Continua a leggere
Una progressione didattica di 5 esercizi: 1 contro 1 fronte a canestro.
Progressione utilizzata per esercitazioni Fip di preparazione al corso Allenatore di Base
Attaccando la difesa a zona, al di là dello schieramento, occorre tenere presenti concetti generali ma fondamentali, aspetti da NON trascurare al di là dello schema di gioco che si è scelto di perseguire..
Non sono rare infatti piccole variazioni dello schieramento avversario tali da mettere in crisi il nostro attacco e da “cementare” i nostri giocatori rendendo il gioco d’attacco piuttosto statico e quindi poco redditizio, non in grado di offrire tiri aperti. Continua a leggere
L’obiettivo principale dello schema è quello di sfruttare le caratteristiche del giocatore numero 3, esterno alto e forte fisicamente, facendolo trovare spalle a canestro prima e con 1/4 di campo libero successivamente così che possa giocare 1c1. Continua a leggere
Senza azzardi posso dire che stiamo andando bene, che la squadra mi segue, che a parte momenti di confusione momentanea i risultati sono arrivati. Ad oggi siamo a 6 vinte e due perse di cui una ai tempi supplementari, cosa non trascurabile visto che questo campionato prevede 1 punto per chi perde ai tempi supplementari.
Il passaggio turno (8 squadre nel girone e 3 che passeranno alla fase successiva) non è affatto scontato visto anche che la fortuna ci ha regalato un girone molto combattivo con 4 squadre candidate al passaggio turno ed una quinta che disturba (una delle nostre amarissime sconfitte….).
Nelle partite più semplici, anche se il mio credo è non prendere sottogamba nulla, e giocare sempre al meglio delle proprie possibilità, ho cercato chiaramente di dare spazio a chi in genere gode di minor minutaggio ed a chi pensa che sia io in errore rispetto alle scelte. Continua a leggere