Propositi

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Mentre aspetto di poter sistemare l’ennesima bozza, stavolta maturata viaggiando per, in, da Monaco di Baviera, mi viene in mente che non ho ancora fatto propositi per quest’anno.

Voglio scattare meno foto e conservare più immagini, litigare con chi sbaglia certe parole, ripetere spesso, anche in maniera estemporanea (appena fatto!), quelle che pare abbiano un gusto e che siano così importanti da riempire la bocca come fossero un grosso boccone, un mattone di cioccolata.

Comprare Nesquik, tornare a cucinare con più calma, giocare qualche partita a pallacanestro senza sentire il bisogno di sputare i polmoni, fumare più sigari e meno sigarette, abbracciare mia madre, comprarle dell’aranciata amara senza spiegarle perché. Continua a leggere….

Cortili

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Roma è cortili popolari, palazzoni e ragazzini che ci giocano.
Roma marciapiedi, è donne che parlano, gridando, da una finestra all’altra. Roma è una porta di calcio disegnata su un muro scalcinato, giocare finché  dal balcone non ti gridano “daje che è pronto !” Continua a leggere….

Estate

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estate romana 3

C’era l’estate a Roma, l’estate classica, diversa da questa che da quando ho memoria è la più la fredda e piovosa, diversa da quella classica e rassicurante che aspettavamo.

L’estate di Roma è nei concerti lì nei parchi, nelle serate alle ville comunali tirate a lucido; l’estate è nel prolificare dei cartelloni dei concerti dei gruppi indie rock, alternative rock e combat folk; in tutti i capelloni vecchi e nuovi, nelle bancarelle attorno Castel Sant’Angelo, piene zeppe di libri illeggibili, in quelle rionali che vendono  soprammobili in plastica riciclata e tutte quelle altre cose che finisco per comprare perché convinto, accecato della loro estrema bellezza: tutti oggetti che  immancabilmente finisco sempre per non usare. Il punto è che lì per lì, sul posto intendo, tutto quello mi fa sentire bene, come immerso in una atmosfera di rinnovamento positivo, di cambio di marcia, e di leggerezza. Continua a leggere….

La vita che resta

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Oggi compio gli anni.

Quest’anno me lo sono ricordato (leggerete il 25/03/2013  ma vi scrivo dal lontanissimo 14/03/2013) a differenza degli scorsi.

Beh?  Boh !

Alex Sbordoni è morto, forse, o combatte fra la vita e la morte, Reginald Montecristo è morto sicuramente e questa frase la capiranno in pochi.Chi arriverà dopo? Ho più anni di Gesù, qualche miracolo ancora e saremo pari su tutto, anzi forse vado anche in vantaggio.

Mio padre si sposò e costruì tutto quando aveva 34 anni. Si, tutto, tutto quello che oggi noi suoi figli stiamo distruggendo.

Devo fare un lungo viaggio, devo allontanarmi, indossare scarpe per camminare, senza pensare al colore o modello, sfoltire la selva di libri che no ho letto e che dormono sul mio comodino, riparare la Vespa di Gianvincenzo: io ne ho bisogno, non voglio, io devo: penso sia così, penso sia un bisogno, un’urgenza interiore.

Massimo (34 anni)

P.s. nell’ultimo fotogramma del video, Moretti, entra nel corridoio dei laboratori dell’ITIS Galileo Galilei di Roma: scuola che ho frequentato, corridoio che ho corso, vissuto, occupato, ridipinto, studiato e rimpianto.

Quesiti esistenziali: è amore ?

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Come non trovare posto, nella categoria apposita, al principe dei quesiti esistenziali?

Poco da dire, la domanda ha strangolato alcuni di noi almeno una volta nella vita ed ad occhio direi che continua a farlo.

Banalità, lo confessiamo. Continua a leggere….

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