Top five! Le 5 cose che mi mancano di più durante l’isolamento

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Breve, veloce, senza troppo testo o spiegazione, anche se poi la classifica è vera ma nasconde tante altre cose, persone, situazioni che siccome sono un tipo molto duro e sulle sue non voglio scrivere qui.

  1. Bere una birra al bancone della “mia” birreria quando è notte, gli allenamenti o la partita sono finiti ed io fisso le bottiglie sullo scaffale senza dire niente. Ecco, in quel caso sono molto me stesso.
  2. I giri in moto sulle montagne, quelli in motorino in città anche per andare al lavoro facendo le curve “a mestiere” quando trovo quell’asfalto appena rifatto anche se la gente dice che il sindaco non fa fare manutenzione stradale, i giri in Vespa con l’aria profumata della mattina quando Roma s’è appena svegliata.
  3. Cenare fuori.
  4. Le chiacchiere dal barbiere e dal gommista.
  5. Mettermi la cravatta

Top 5: I lavori di maggiore responsabilità !

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Hard-Work

 

  1. L’autista dello scuolabus, perché ha in mano il vero futuro della nazione.
  2. Il tecnico dei distributori automatici da ufficio, a pari merito con chi si occupa di rifornire i prodotti: da loro dipendono la nostra felicità, la nostra consolazione, l’esito di importanti riunioni, le chiacchiere irresponsabili, pettegole, le confidenze, gli abbracci e tutta la vita vera nei momenti del caffè lì, in piedi davanti al totem delle nostre vite: la “macchinetta”.
  3. Il gelataio: da premiare l’armonia con cui plasma, sinuoso, i gusti sopra il cono, per il sapere evitare che un colore invada l’ altro, per saper capire che l’ordine con cui hai dettato i gusti è religione e come tale deve essere rispettato. Da premiare per sapere l’esatta quantità di gelato da mettere, perché un poco in più ed un poco in meno sarebbe terribile.
  4. Il barbiere: deve fare le righe perfette ad una barba attaccata al visto di fissati per la pogonotomia, tipo me.
  5. Mia madre.

 

 


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