Alghero

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Una vecchia canzone parlava di Alghero, in compagnia di uno straniero.
Credo fosse Giuni Russo, con il taglio di capelli innovativo, con un concetto di rottura, una voce potente ma femminile.

Alghero per me invece lavoro dopo aver tagliato la Sardegna tutta in 24 ore fra Cagliari, Oristano, Sassari e poi finalmente Alghero, al riparo dal ritmo forsennato di lavoro, dai tanti incontri, dalle strette di mano e chiacchiere, dai sorrisi di opportunismo e dalle rassicurazioni che poi si trasformano sempre in qualcosa da fare, per me.

Alghero ha l’aspetto e l’atmosfera di un posto di frontiera, il sapore di una mistura importante: si parla il catalano, segno che l’influenza spagnola, la catalogna, Barcellona, sono in qualche modo ancora presenti. Continua a leggere….


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