Gen 04
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Rifugiamoci in India, in certi ashram, discutiamo di religione con la gente che incontreremo al tempio, facciamoci spiegare come funziona la posta dei piccioni di New Delhi , impelaghiamoci in complesse discussioni al tempo Giainista in quei giorni quando non vorrebbero che tu entrassi con me per via del ciclo mestruale.
Prendiamoci tempo per parlare con i monaci seduti fuori dalle mura della vecchia capitale Thailandese di Ayuttaya, rifiatiamo mangiando un panino sotto l’albero che integra da chissà quanti anni la testa di pietra di un Buddha.
Avrai gli occhi grandi quando allontanandoti dalle strutture in pietra del tempio nella natura di Angkor Wat in Cambogia scoprirai essere invece un Buddha sdraiato, dormiente, molto simile a quello del palazzo reale di Bangkok sotto i cui piedi riderai forte come una bambina, senza motivo.
Set 10
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“Noi non viaggiamo per fuggire la vita ma viaggiamo perchè la vita non fugga da noi”
Era impossibile non fare propria una frase così, vista scritta su un muro al nostro arrivo qui a Delhi.
Il tour nel sud si è concluso a Cochin, città piuttosto grande e piena di turisti nonostante non abbia molto da vedere: effetto del suo essere strategica come punto di partenza ed arrivo, anche in virtù del grande aeroporto.
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Ago 26
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Dio ha mani, bocca, orecchie e piedi in ogni dove.
Questa è la scritta ci ha accolto nel tempio hindu visitato in mattinata.
Dio è uno ed è ovunque.
Fuori il cielo è piuttosto grigio ed offuscato dall’umidità e dalle nuvole basse che ci proteggono dal sole e che creano una cappa sotto la quale si suda a litri.
Forse Dio é nei cani che dormono storditi dalla fame sui marciapiedi, nelle ingegnose biciclette che gli storpi si sono costruiti per pedalare con le mani, nei bambini che ciondolano stanchi la testa, in braccio alle mamme impegnate nei lavori di cantiere o sedute a bordo strada.
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