Appetito di km

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Pasolini e Moravia

Era il 1937 e Moravia, Alberto Moravia, diretto in Cina, fece sosta in India.

Il racconto di quei giorni finì su un reportage di viaggio (Gazzetta del Popolo del 28/02/1937) . Moravia fu colpito dall’odore dell’India tanto che fu quello il primo tema, l’attacco del suo scritto: “Stupore della prima folata d’aria molle e fetida…”
E’ curioso come lo stesso odore sarà, anni dopo, la componente predominante dello stupore di Pasolini quando, nel 1961 andò in India con Moravia.
Da quel viaggio, al quale si unì Elsa Morante, al tempo moglie di Moravia , nacquero 3 libri, si dice, anche se solo 2 sono quelli pubblicati e conosciuti.
Un’idea dell’India e L’odore dell’India.
Il primo di Moravia, il secondo, curiosamente proprio per quanto detto sopra, di Pasolini. Continua a leggere….

Un meraviglioso declino

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Fitting-Room

 

Sono entrato alla Sisley senza un’idea vera e propria, ne sono uscito con la chiarissima convinzione che i camerini sono progettati male.

Perché sono così piccoli, sporchi e stretti? Do gomitate ovunque, vestendomi.

Non ci sono punti di appoggio, sgabelli per sedersi ed allacciarsi le scarpe e più che altro quello che non dovrebbe esserci, c’è: lo specchio.

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Noi non viaggiamo perchè…

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“Noi non viaggiamo per fuggire la vita ma viaggiamo perchè la vita non fugga da noi”

Era impossibile non fare propria una frase così, vista scritta su un muro al nostro arrivo qui a Delhi.
Il tour nel sud si è concluso a Cochin, città piuttosto grande e piena di turisti nonostante non abbia molto da vedere: effetto del suo essere strategica come punto di partenza ed arrivo, anche in virtù del grande aeroporto.

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A colazione!

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Carrellata di colazioni indiane ( peccato le immagini di bassa qualità causa telefono )

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Backwaters, Kumarakom

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Dopo 5 ore sulla giostra delle strade del Kerala, dissestate, strette e piene di curve siamo arrivati a Kumbarakom.

Lasciando le piantagioni di thè abbiamo fatto sosta in quelle di spezie: stupefacenti piante officinali, medicine ricavate o presunte tali, foglie da assaggiare appena strappate dalle piante: alcune dolci, altre amare, ognuna con la sua ventilata capacità di migliorare o curare qualcosa.
Mai vista la piante del pepe? E del cacao?
E del cardamomo che tanto poi non lo usereste nemmeno da morti?

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