Surralistic pillow

No Comments

surrealistic pillow

Quella era l’estate dell’amore, oppure, come dicono oltre oceano, la Summer of love. Era il 1967. Con quell’espressione in realtà si identifica quanto più o meno accaduto e la relativa corrente di pensiero degli anni che vanno dal 1965 al 1969 a San Francisco, precisamente nel quartiere di Haight-Ashbury.
Quartiere centro del movimento hippie di quegli anni, teatro quindi di surrealistiche situazioni culturali derivanti dal malcontento e dalla delusione americana per eventi epocali quali la guerra del Vietnam.
Pace e libertà sintetizzate in comunità di giovani hippie: 2 anni prima, stessa città nascevano i Jefferson Airplane, gruppo musicale. Ad inizio ’67, appunto, la pubblicazione del loro secondo album: Surrealistic Pillow (cuscino surrealistico), album che va a riempire la piccola rubrica “musica per gli occhi, immagini per le orecchie” di questo blog. Continua a leggere….

Pozzolana: io boh…

No Comments

pozzolana grezza

E’ giorno, un nuovo lunedì (ieri); sentiamo storie di gente insoddisfatta, di gente che finge di evolversi, che si sposa e figlia per imitazione, per amore irrisolto; storie di persone che sembrano avere vite perfette.
“2014 ed io…boh”.
Da qualche giorno ci inseguiamo al telefono con ansie varie: ora uno consola e l’altro ascolta, dopo qualche ora l’esatto opposto. Ora uno ha la ragione dalla sua ed analizza lucidamente la situazione dell’altro, perché non è coinvolto in prima persona, poi la situazione si inverte e mal comune mezzo gaudio.
Poi uno risolve, l’altro si rallegra, poi tutti e due, poi ancora. Continua a leggere….

05 Luglio 1982: il video originale

No Comments

Il video originale dal quale è stato poi ideato il racconto pubblicato qui sul blog qualche giorno fa. Buona visione !

 

05 luglio 1982

No Comments

05 Luglio 1982

“Ponto?!?. Oh, Chì, te ricordi? Te ricordi il 5 Luglio 1982?”
Millenovecentoottantadue, tutta una parola, d’un fiato: consapevole, asciutta.

Sotto il neon biancastro il pallore del cranio lucidato dagli anni.
Dietro la mano, passata sul viso, veloce, in una smorfia di scocciatura e d’abitudine, due occhi svegli ed ancora curiosi. Scontenti.

In una notte piuttosto lunga di una vita piuttosto rettilinea. In una notte spenta che avrebbe avuto molte più stelle delle stesse 5 da guardare dalla finestra del suo ambulatorio veterinario.
Aveva riposato le spalle con una strana posizione delle mani, giunte sopra la testa, mugugnando di stanchezza come poi avrebbe fatto un’ora dopo, tornato a casa, infilandosi nella metà calda del letto dopo aver mangiato metà cena fredda. Francesca era l’unica scelta di cui essere sicuro. E Luca non avrebbe preso sonno. Continua a leggere….

Espressioni metropolitane

No Comments

image

La meraviglia, l’estremo stupore dei raccoglitori di pile esauste che non si aspettavano di vederci.

Articoli più vecchi Articoli più recenti


free counters