Ago 21
MassimoViaggio, Viaggio in Finandia finlandia, helsinky, henry david thoreau, hotel pilot, massimo soldini, racconti di viaggio, viaggio in finandia, viaggio verso nord, walden
Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto.
Un volo praticamente vuoto, un servizio algido ma efficiente, un paio di puntate su Netflix e così le luci di Helsinki già spuntano sotto la pancia di ferro del piccolo aereo. L’aeroporto è asettico e silenzioso, vuoto di passeggeri ed inservienti, vigilanti. Sono chiusi perfino i negozi: eccola la prima Finlandia che ci accoglie.
È tutto pulito ma vuoto, silenzioso che pare qualcuno dorma, qualcuno che però non puoi vedere visti i corridoi deserti, i soli cartelli a dare indicazioni. Il coronavirus non c’entra: questo è il paese più scarsamente popolato dell’Europa ed uno fra quelli più organizzati e rispettosi. Non c’è bisogno di usare mascherine a meno che non si sia in luoghi affollati che praticamente pare non esistano per definizione visto che anche ai nastri per il ritiro bagagli non si è più di 30.
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