FINALMENTE: moccia e volo (minuscoli !), un problema non solo mio

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eh si, FINALMENTE !

Ne ho parlato spesso, infervorandomi, annoiandovi: finalmente se ne parla anche altrove anche se in maniera moderata.

il sito, che leggo quotidianamente, si occupa di lettura creativa: non critiche noiose e per espertoni di letteratura o sedicenti tali, ma consigli per appassionati di libri, del leggere .

non aggiungo altro, stavolta lo sfogo di bile è in calce all’articolo stesso, quindi  inutile riportarlo: buona lettura !!!

Il tempo passa e spesso ce ne accorgiamo grazie a dei particolari apparentemente insignificanti. Chi si ritrova un capello bianco, chi con dei pantaloni troppo stretti o fuori moda. Per non parlare dei gusti, poi. Si realizza di essere circondati da cantanti che non si conoscono, da scrittori mai sentiti ma che, sembra, si dovrebbero conoscere. Ma, soprattutto, ciò che ci era familiare e certo si rivela essere superato, ignorato, dimenticato. E magari per negare tutto questo tentiamo di rimanere aggrappati alle nostre certezze e vogliamo farle valere a ogni costo per esserne ancora una volta rassicurati. Ma se provate a fare gli splendidi e volete vedere se potete stare al passo di vostra cugina di tredici anni senza affannare più di tanto, scoprirete che nomi come Backstreet Boys, Spice Girls o Federico Moccia non sono più spendibili. Ecco, per l’appunto io ho vissuto la mia adolescenza sotto Federico Moccia, un po’ come si dice con i papi o con i re per scandire le generazioni. Lui, quello con il cappellino che ha fatto la fortuna dei ferramenta. Moccia, fino a qualche anno fa, totalizzava tutto il panorama commerciale dei libri” CONTINUA A LEGGERE QUI

Volo giù…

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Finalmente.

Il titolo di questo scritto, oltre ad essere il titolo di una bella canzone di Samuele Bersani, rappresenta la realtà dei fatti, da tutti attesa (SPERO !).

Aldo Grasso, noto critico televisivo, stavolta ha colpito nel segno: fabio volo (si, va scritto minuscolo) è senza idee e sebbene si sia trincerato dietro le pagine di libri (o presunti tali), in tv raccoglie pochi consensi nonostante il tanto rumore pubblicitario ed il presuntuosissimo progetto.
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Parole al Vento

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No, non è un errore la V maiuscola.
Ma a questo arriveremo alle fine della rabbia di oggi.

Ieri ero in metro e stavo male.
Stavo male perché dietro a me, in piedi, c’era una tipa che leggeva un libro di Fabio Volo. Continua a leggere….

Sociopatia

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E’ mattina già da un po’.

Mi rigiro e cerco il coraggio di alzarmi, fare. Il coraggio di terminare l’eterna lotta iniziata ieri sera con me stesso : “domani mi metto… ”
Certe volte riesco a prenderci sonno ed a svegliarmi con questo stesso discorso in testa.
Per fortuna sogno altro, ben altro.

La sveglia dice un orario, è indifferente quale dica: comunque vada penserò che aspetterò ancora e che girandomi troverò un benefico rilassamento, un’idea che possa essere l’inizio di un nuovo sogno.

La prima telefonata, è lei che aspetto. Continua a leggere….


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