Energia

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Sarebbe il caso di dirlo: la soluzione è sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole.

Esatto, il sole.

Le più recenti e tristi notizie che arrivano da est Europa ci raccontano di un conflitto poco logico e molto poco umano, ma del resto, quale lo è?

Torna in voga il tema energia, il tema dell’indipendenza energetica di uno stato, di austerità, di generale riduzione e contrazione. Sentimento contrapposti accomunati dalla sottintesa logica ammissione che per il progresso, lo sviluppo, serve energia in senso lato.

Siamo ancora troppo vincolati a risorse che una volta consumate distruggono il nostro pianeta e sono tanti gli stati che per recuperare il gap tecnologico, produttivo e sociale accumulato nei decenni scorsi, inquinano in maniera smodata e pericolosa.

India e Cina per esempio, ma non solo: sono solo esempi.

Eppure la moderna, democratica e tecnologica Europa si “scopre” dipendente da fonti energetiche altrui, fonti comunque relativamente pulite sotto gli aspetti geopolitici, etici e soprattutto ambientali. Sento ancora parlare di carbone, pago ancora nel conto mensile del fornitore di energia elettrica una quota per le “fonti rinnovabili” e non capisco perché dovrei pagare io per un investimento che fa un privato assicurandosi futuri clienti. Continua a leggere….

Scirocco

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rosa dei venti

Ieri la sera m’è caduta in testa come un libro mal riposto nello scaffale.

La prima sera, qui a Roma, pare un quadro dipinto di fretta, leggermente sfocato; si può vedere facilmente la scia rossastra che lasciano le luci delle auto che si affettano sulle strade.

E soffia a strattoni un vento sconclusionato, caldo e fastidioso: mi agita.  Mi sono ricordato che in Volver, film di Almodovar, dove c’è un personaggio che afferma che il vento faccia impazzire le persone. Forse è vero, spettina i pensieri, compresi i miei. Continua a leggere….


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