Mimosa sensitiva

No Comments

 

Così io mi ricordo quel caldo secco del giorno ormai già andato e noi stanchi e soddisfatti, caduti in un sonno scomodo ma irrinunciabile,  mi ricordo l’arrivo del freddo della sera in arrivo, quella chiara dispersione della terra che si riposa, raffreddandosi di colpo, come spegnendosi al tramonto.
Mi ricordo il fragore delle ruote del piccolo bus attrezzato che insisteva sulla ghiaia delle strade approssimative che si aprivano il largo, nere e sassose, fra la terra rossa del centro Australia. Sentivo tutto tenendo gli occhi chiusi, allontanando pensieri e dolori.

Avevo serrato i denti traballando sul piccolo sedile, li avevo serrati poco  prima di cadere fra la stanchezza e la soddisfazione del percorso della mattina, prima di isolarmi dalle chiacchiere sconquassate e multilingua degli altri passeggeri. Sentivo la bocca secca e la mascella stanca, l’odore della polvere sulle mie labbra e guardavo le tue, chiuse e leggere: una forma morbida, mai arrabbiata come invece è spesso ingiustificatamente la mia. Mi era capitato di mormorare nel sonno gli stessi percorsi, quelle stesse orrende parole crude e secche come sono certi rami di quegli alberi patiti che vivono lungo la strada. Continua a leggere….

Cielo rosso

No Comments

Daly waters, pic from Tripadvisor

C’è uno scirocco caldo e secco.

L’ho sentito stamattina uscendo di casa: non possono esserci 18 gradi in una metà mattina di marzo.

Ho sentito la sabbia nei miei pochi capelli, alzato lo sguardo e visto un cielo arrossato che mi parevano le gote d’ un bambinetto.Ho camminato lento guardando in su, pensando che lo scirocco soffia di 3 giorni in 3 giorni e che raramente soffia un giorno solo,che quando lo fa ti lascia a pensare che stia succedendo o che stia per succedere qualcosa di poco naturale.

Nasce secco, accumula umidità lungo il percorso, nel Mediterraneo, porta piogge dense di sabbia: si arricchisce durante il cammino, come un viaggiatore. Continua a leggere….

Blue mountains

No Comments


Le montagne blue non sono blue così come i 12 apostoli non sono in realtà 12: i veri romanzi stanno scritti nelle guide turistiche, ne sono ormai certo. Il mostro che dentro ci ha divorato nella lenta Sydney ci ha spinto a lasciarla in fretta per via di quelle riflessioni che giorni fa abbiamo fatto bevendo un caffè, rifiatando dai tanti km camminati, a riguardo di città e costruzione di queste, di “urbanistica” e vivibilità. 

Continua a leggere….

Sydney: in trappola

No Comments

Mio caro Bro, sono a Sydney “intrappolato” in una città che non sento mia e che non mi appassiona poi molto.Così come ero fuggito da Melbourne che pure preferisco a questa zona, domani farò da qui: siamo diretti verso certe montagne che qui chiamano blu per via del colore che gli alberi di eucalipto gli darebbero in certe ore del giorno. Siamo diretti verso certe montagne che forse sono sole ed un po sperse come certe volte è bello sentirsi viaggiando.

Dormiremo lassù dove passeremo il giorno camminando, allontanandoci, seguendo i percorso lungo i costoni della vallata. Il giorno dopo invece andremo verso la costa più a nord: ho letto che da lì è possibile vedere le balene che seppure ho già avvistato a largo di alcuni piccoli paesi sulla great ocean road vorrei vedere ancora: sono impressionanti, grandi, ma sembrano fragili e molli mentre nuotano e se ne stanno per i cazzi loro seguendo chissà che corrente e quale logica sociale. 

Siamo alla fine di un viaggio memorabile ma dal peso specifico diverso, forse inferiore, a quello delle scorribande nella nostra cara Asia, in quel sud est asiatico che tanto ci ammala di malinconia e nostalgia e dove so già che vorrò tornare alla prossima occasione sempre che, nel frattempo, non mi nasca un figlio come spero. Adesso ti saluto, vado a fare l’amore. 

Così ti saluto come Socrate salutava Lucilio alla fine d’ogni lettera. 

“Stammi bene”

Ci vedremo presto.

Il grande viaggio, la grande strada. Ancora sulla great ocean road

No Comments

Pini apollo bayGreat ocean road, paesaggio

Così abbiamo alle spalle parecchi giorni di viaggio, una montagna di panni sporchi, altri lavati e piegati di fretta, così tanto da rendere lo zaino ingestibile.
Abbiamo alle spalle qualche migliaia di km guidati in auto ed una manciata di città che contrassegneremo con le bandierine sul planisfero affisso dietro alla porta di casa. Continua a leggere….

Articoli più vecchi


free counters