Come negare sia capitato di creare mille possibile ragioni per una, QUELLA, mancata chiamata?
Lui o lei, spesso non chiamano. Motivazioni che sarebbero anche comunissime ma ormai la realtà è distorta dai sentimenti e il normale fa davvero solo rima con comune.
Credenze, apparenze, lotte con se stessi, dubbi taglienti.
Alcuneragioni per mancate chiamate di cui si è, nel tempo, avuto riscontro:
Credito esaurito, paura di dire, paura di disturbare, voglia di verificare che sia l’altro a ri-chiamare/cedere, voglia che l’altro semplicemente insista, tecnica di resistenza con conseguente cedimento assoluto,essere stronzi, essere mignotte, non essere piaciuti, essere piaciuti troppo, alito pesante, un terzo soggetto nel letto del non chiamante, batteria esaurita, abbondanza, carenza. Continua a leggere….
Ho rivisto il campo così come mi piace, quando le grida sono esaurite, quando è vuoto, le luci si stanno per spegnere e tu sei lì che ti rigiochi la partita, ripensi alle sostituzioni, i time-out, agli scarabocchi sulla lavagnetta.
Ho rivisto il campo mentre tutti sono ancora sotto la doccia, al centro del campo, riavvolgi il nastro ed il campo ha un odore che non ha in nessun altro caso, un odore che poi è simile a quello che ha quando ci arrivi presto e la luce è ancora spenta, quando i canestri dormono, le gradinate riposano, i palloni sono là nella cesta, rintanati.
23.00 Cena da Mc Donald’s, come avessimo 15 anni.
Andrea è venuto con suo padre. Continua a leggere….
Chiuso nel bavero, al ritorno dal lavoro, sbadigliava nella pancia del serpente di ferro.
Il metrò serpeggiava fra le curve della galleria così come i suoi pensieri, da ascoltare fra se e se col sottofondo dell’ennesimo violino gracchiante: l’ambulante di turno.
Rassicurante, questo pensava. Era rassicurante essere organizzati, ordinati: il lavoro, le scarpe, la casa, il “da fare”.
Organizzare lo costringeva a fare, lo impegnava ed in qualche maniera riusciva a farlo sentire svanito, come con un vino forte, che acceca di forza, che regala una falsa amnesia.
Non pensare: facendo, organizzando.
Alla fine la sua vita era perfetta, pensava; organizzata appunto, impegnata. Non mancava niente, nessuno, se non se stesso, quello vero.
Bugie, come al solito, come era abituato a dire, senza alcun bisogno, come quasi a doversi tenere allenato. Bugie a prescindere, anche a colleghi, rispetto alla sera prima, al pomeriggio ed il da fare fuori d’ufficio. Senza motivo, per non dare riferimenti, ragioni, o forse davvero per allenarsi all’infrastruttura della bugia, alle correlazioni di cui le bugie hanno bisogno per stare in piedi.
Mentirsi però durava qualche ora, forse giorni, per poi tornare a tormentare. Si sorprendeva a mormorare parole improvvisate quando un pensiero capace di metterlo a disagio lo coglieva. Continua a leggere….
L’inconstistenza dei marshmallow, l’energia elettrostatica accumulata sugli scivoli, i capelli elettrizzati da quella e da una coppetta gelato da farsi cadere per un terzo sulla maglia pulita. È il nostro sabato pomeriggio. E mi piace.
Uno dei più ampi studi mai svolti: quasi 400.000 persone seguite per 20 anni. Chi assume quotidianamente multivitamine non ha un rischio ridotto di morte per qualsiasi causa. Segnalato un rischio di mortalità più ⬆️ del 4% tra chi usa integratori nei primi anni di follow-up. 1/2