…E’ già (!?!?!) mattina in una Roma riscaldata da un sole che pare estivo..
Mi rigiro nel letto pensando ai biscotti della Manu, cioccolato e cornflakes.
Credo proprio che sia successo qualcosa, perché Marco non ha chiamato per svegliarmi. Su, coraggio, devo andare al lavoro, passare all’assicurazione, prima (la vespaaaaaaaa).
Un barlume di normalità mi sorprende mentre ciondolo e con uno sforzo di coraggio ed uno sguardo acuto ricordo….
quando fuori c’è silenzio e stai chiuso dentro ad aspettare l’onda perfetta per poter fare, l’onda che già sai non arriverà mai visto che sono ore che lasci trascorrere il tempo gustandoti la scena.
Mi piace chiudere la finestra e sentire addosso quel tepore ristabilito dopo l’aggressione di un nuovo temporale.
La pioggia così violenta mi ricorda le camminate nella foresta in Thailandia, l’odore delle piante inumidite, i lamenti degli animali, di notte, così simili a noi, rifugiati in un “dove” imprecisato, ammassati da stanchezza e freddo, ognuno da solo con i suoi pensieri, a volte perfino felici e svagati proprio perché al riparo da problemi veri: essere bagnati era poi così grave ? Continua a leggere….
Sentì il suo petto spalancarsi,protendersi, sentì il suo sterno aprirsi alla vita, come per una fame di vivere, come per poter divorare l’avvenire.
Un crocchiare di ossa improvviso, le pupille quasi inorridite, un accenno di sobbalzo in alto, dal letto, per gridare di voler vivere ancora, per abbrancare di più, per inglobare più vita.
Una fame improvvisa di aria, come risalendo da un’apnea; un respiro profondo che sembrava avere un sapore tutto suo.
Una martellata decisa, assestata sul cuneo piantato al centro del suo sterno con l’intento di farlo cedere ed aprirsi.
Solo così il medico avrebbe potuto lavorare a mano libera per salvarlo.
Quello che lui riusciva a sentire era l’effetto edulcorato, soffuso dall’anestesia iniettata in fretta e furia, un sogno sfocato mescolato alla speranza di rimanere, di vivere ancora. Poco spazio ai pensieri e molto alle sensazioni.
Un attimo di pausa: ho da fare, dire, pensare, sistemare.
E poi…
Moccia è diventanto sindaco
NicolasSarkozy non è più il presidente francese: Carla Bruni quindi non è più la premier dame e si teme lo lascerà e che tornerà a cantare.. Continua a leggere….
L’inconstistenza dei marshmallow, l’energia elettrostatica accumulata sugli scivoli, i capelli elettrizzati da quella e da una coppetta gelato da farsi cadere per un terzo sulla maglia pulita. È il nostro sabato pomeriggio. E mi piace.
Uno dei più ampi studi mai svolti: quasi 400.000 persone seguite per 20 anni. Chi assume quotidianamente multivitamine non ha un rischio ridotto di morte per qualsiasi causa. Segnalato un rischio di mortalità più ⬆️ del 4% tra chi usa integratori nei primi anni di follow-up. 1/2