Ott 03
MassimoRacconti 05 luglio 1982, francesco falconi, italia brasile, italia brasle 3-2, massimo soldini, paolo rossi, ricordi, sogni, vimeo
“Ponto?!?. Oh, Chì, te ricordi? Te ricordi il 5 Luglio 1982?”
Millenovecentoottantadue, tutta una parola, d’un fiato: consapevole, asciutta.
Sotto il neon biancastro il pallore del cranio lucidato dagli anni.
Dietro la mano, passata sul viso, veloce, in una smorfia di scocciatura e d’abitudine, due occhi svegli ed ancora curiosi. Scontenti.
In una notte piuttosto lunga di una vita piuttosto rettilinea. In una notte spenta che avrebbe avuto molte più stelle delle stesse 5 da guardare dalla finestra del suo ambulatorio veterinario.
Aveva riposato le spalle con una strana posizione delle mani, giunte sopra la testa, mugugnando di stanchezza come poi avrebbe fatto un’ora dopo, tornato a casa, infilandosi nella metà calda del letto dopo aver mangiato metà cena fredda. Francesca era l’unica scelta di cui essere sicuro. E Luca non avrebbe preso sonno. Continua a leggere….
Set 25
MassimoMusica, libri, foto, film luce mia, muro del canto
Se tu m’amassi la vita sarebbe
Come ‘na sera d’estate
Senza dolore io m’addormirei
Come quann’ero creatura
Ma tu nun m’ami che ce posso fà Continua a leggere….
Set 19
MassimoIntolleranza ed eventi di straordinaria incompetenza automobile guasta, cenerentola, fiaba cenerentola, perdere una scarpa
Ci sono favole, di vita, intramontabili, attuali da impressionare.
Cenerentola, la scarpetta smarrita, il principe azzurro, la carrozza che diventa zucca.
E’ sera e vado di corsa, esco dal campo di basket per raggiungere l’altro campo: sono in moto, borsa poggiata sul sedile passeggero. Solo a casa, dopo le 24 scoprirò di avere una sola scarpa persa forse negli spogliatoi, forse chissà dove. Continua a leggere….
Set 17
MassimoDeliri notturni massimo soldini, pile esauste, raccoglitori pile esauste, stupore
La meraviglia, l’estremo stupore dei raccoglitori di pile esauste che non si aspettavano di vederci.
Set 10
MassimoMusica, libri, foto, film luci della centrale elettrica, testo canzone baustelle, un campo lungo cinematografico, vasco brondi
Così le tue mani gelate, quei passi che abbiamo fatto sulla Luna
Dai non lasciarmi, non lasciarmi, non lasciarmi
Tra turni diurni e turni notturni e materiali pericolosi
Noi tre, un vento insistente, i nostri futuri migliori
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