Lug 21
MassimoViaggio, Viaggio in Australia Australia, broom, darwin, Didjeridoo, fremantle, noleggio auto australia, perth, tour australia, viaggio in australia
Gli aeroporti sono un non posto fatto di attese e code silenziose, di gesti ripetitivi e di ansie condensate nelle procedure dei controlli prima dell’imbarco. Il volo scompensa ed incute timore, soprattutto se lungo un giorno intero. Continua a leggere….
Giu 15
MassimoViaggio carlo levi, chiese rupestri, cristo si è fermato a eboli, goethe, Johann Wolfgang von Goethe, massimo soldini, materia, sassi di matera, viaggio a matera
Matera è polvere e sole alto, un sole che fa gialli i muri di tufo; è cielo livido di fatica operaia, è vicoli e sassi, scale e cunicoli, cisterne e cantine fresche di un umido denso, è cucina violenta e primordiale.
Matera è il rosso stanco ma intenso dei coppi che uniti formano le grondaie, è le terrazze da cui fissare un presepe vivente e scoprirne i particolari, è una strada di pietra lastricata e scivolosa, è afa con tutt’attorno campagna. Continua a leggere….
Mag 23
MassimoRacconti 10 morsi cucciolone, 1000 lire, 500 bianca, 500 lire, cucciolone, gelato cucciolone, massimo soldini, pizza bianca, ricordi di roma, roma montesacro, vespa, vespone
E’ un sacco di tempo che non scrivo e come direbbe mia nonna, “me ‘o sento pe l’ossa”: è come un dolore costante, un bagaglio scomodo da portarmi dietro.
Ma sto bene perché sto lavorando al progetto più grande della mia vita, per cui si, sono stato impegnato ed ho scritto, ma altrove.
Oggi sto in Vespa, col Vespone anzi e siccome è metà pomeriggio c’ho voglia di “500 lire di pizza bianca” perché mille è troppa, e poi non ce l’ho mai i soldi.
1000 lire andrebbe bene se fosse al crostino “che me dai ‘n millante ar crosta?”, ma la mia ordinazione era 500 bianca.
Continua a leggere….
Gen 05
MassimoInfinito, Racconti bar, infinito, massimo soldini, ricordi, roma, vecchia roma
bar via Magenta, Roma (foto da Google maps)
[responsivevoice_button voice=”Italian Female” buttontext=”Ascolta questo testo”]
Oggi ho ordinato un caffè commosso, un caffè che è diverso da quello macchiato, da quello corretto.
Si, perché al bar era l’ultimo giorno.
Così ho fatto colazione pure se l’avevo già fatta a casa, tanto per salutare tutti con poche parole.
La vecchia signora alla cassa m’ha sorriso come al solito e m’ha chiesto se sapessi che sarebbe stato l’ultimo giorno.
” e lo so sì signò!” Forse stamattina ho tardato ad uscire da casa anche per questo.
Ho risposto di si e parlato per poco, per dire che a volte un cambiamento, per quanto difficile, è necessario, che ci vuole coraggio, che lo so, perché ci sono passato.
Le ho detto che li ammiro e le ho augurato buona fortuna mentre gli occhi si lucidavano e continuavamo a guardarci da un lato all’altro del bancone.
Stupiti tutti e 4 (madre, padre e figlio, la famiglia di gestori), del rapporto che s’era creato senza che nessuno sapesse molto dell’altro siamo riusciti a dirci poco ma sono sicuro a capirci molto.
Impacchettare, ordinare, chiudere, andare: significa avere appunto coraggio, resistere agli attacchi di rabbia, sconforto, all’orda dei ricordi che sembrano tessere impazzite di un mosaico che consoci, di un’immagine in quel momento impossibile da fissare: giorno per giorno,la tua vita.
Come al solito il bar è teatro di ricordi.
Pure stavolta se ne va un pezzo di Roma com’era una volta, di Roma come ce la ricordiamo noi figli di mignotta innamorati .
“Bòna fortuna!”, e sono uscito senza girarmi più.
Dic 21
MassimoL'alba sul G.R.A., Racconti attentato berlino, l'alba sul g.r.a., l'alba sul gra, massimo soldini, mio padre, omicidio ambasciatore turco, ricordi di mio padre
Niente, non ce la faccio ancora. Non ho fatto ancora in tempo a districare le bozze, a mettere in fila ordinata parole e foto così da chiudere il quaderno odeporico del viaggio in Borneo.
Osservo la città mentre l’alba non è ancora arrivata, mentre le strade sono più calme: il martedì parto da casa di mia madre mentre mezzo mondo ancora riposa.
Tutto questo credo sia una sorta di regalo per lei: un solo turno di allenamenti da gestire, il lunedì, la cena da lei rientrando infreddolito, quei sorrisi e qui piatti stracolmi preparati “perché rientri stanco ed hai fame“, i cruciverba da correggere come al solito, quattro chiacchiere semplici. Continua a leggere….
Articoli più vecchi Articoli più recenti