Zagabria, ancora qualche foto

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Mentre maturo qualche idea e pasticcio sulla mappa guadagno tempo pubblicando qualche foto di Zagabria (lasciata stamattina),

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Bled – Zagabria

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Slovenia, e poi Croazia perché rotolare verso sud ha sempre il suo fascino. E poi perché è vicina,perché passare i confini ha qualcosa di inspiegabilmente necessario, perché la decisione è stata presa d’improvviso, con una chiamata skype al prode Bistecca (Leonardo), che come fosse in un reality show schiaccia bottoni, controlla percorsi, km e costi della navi per influenzare la scena, il finale.
Verso Zagabria, salutando il mio amico Milos lassù a Bled: 250 km circa senza troppi sforzi se non quello di fotografare incredibili cicogne che hanno nidificato in piena autostrada.

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Bled – Bohinjska Bistrica – Zelezniki – Tolmin – Bovec – Bled

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Qui all’ostello di Bled  Milos e sua moglie mi trattano diversamente dagli altri viaggiatori ed ormai ho il mio posto qui in cucina, il mio “solito letto”, i miei ritmi e le mie abitudini.
Le loro telefonate, durante il giorno mentre sono in giro in moto, per sapere dove sto, se ho trovato la strada, se tutto procede sono un bene inspiegabile, nutriente ed inaspettato. Continua a leggere….

Maribor – Lubiana- Postojna – Predjama

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Un temporale interminabile mi accompagna da un paio di giorni.
Ho lasciato Maribor dopo colazione. Parlando con il gestore dell’ostello ho saputo della morte per suicidio di Robin Williams. Ho ripensato a quella memorabile e per me essenziale scena di Will Hunting, Genio ribelle: “… non è colpa tua, non è colpa tua…“.  Ho ripensato a  quando la vidi per la prima volta, alla perfezione della scena stessa che anni dopo avrei  rivissuto da protagonista, lacrimando dal bene, sentendomi rassicurare dalle stesse parole, pronunciate da un inconsapevole interprete che non conosceva nemmeno il film. Continua a leggere….

Bled – Maribor – Ptuj

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Ho lasciato Bled stamattina, piuttosto presto, mentre gli altri dormivano ancora. Ho salutato i pochi già vigili con un’occhiata ed un sorriso dopo aver ricontrollato la mappa per il giorno. Linsday dormiva vestita, infreddolita per via della finestra socchiusa anche di notte, arruffata fra coperte e briciole dei biscotti di qualche ora prima: “Good luck Maximo…”
Stanotte una delle inglesi è stata male: sono rientrate piuttosto tardi e hanno preso un’acquazzone memorabile, così la loro notte è stata tutta tosse e raffreddore, passaggi al bagno ed inciampi nei bagagli di noi tutti, nel buio della stanza. Continua a leggere….

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