TransCiociaria

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Quando comprai questa Vespa lo feci per passione motociclistica ma anche spinto dai ricordi di una Roma e di certi anni che furono, di pomeriggi e sensazioni impossibili da trasformare in parole. Ne scelsi una uguale a quella con la quale imparai a guidare “con le marce”, quando ero così piccolo che per gli altri era strano riuscissi a pestare sulla pedivella per mettere in moto.

Il terzo motivo lo scoprì dopo, sulla scorta della spedizione a Caponord, in moto: un motivo affiorato piano piano, emerso dal mare di paesaggi e km che quel viaggio aveva significato. Pensai ancora una volta che non sarebbe stato quello il momento di fermarmi e cominciai una serie infinita di progetti così complicati ed emozionanti, così grandi, da dover essere messi da parte.

Il viaggiare era allora ed è oggi il centro dell’idea. Continua a leggere….

Zurigo, Rapperswil

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zurigo 2

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Atene con le sue locande popolari mi fece venire voglia di piangere e spaccare i piatti per via della bellissima malinconia della musica dei suonatori di Rebetiko, Monaco invece mi aveva dato l’impressione di aver aspettato per anni che tornassi.

Zurigo è calma ed organizzata, pulita, lineare e diretta come un pugno in pieno viso. Piccola, ricca e costosa, tanto da fare paura. Sede di grosse banche, neutrale nei conflitti internazionali è stata per anni una baia sicura per i tanti soldi rifugiati li e protetti da un segreto bancario che di recente è stato comunicato sarà rimosso. Non importa, almeno per ora, visto quanto, nel frattempo si è saputo accumulare, costruire, organizzare. Continua a leggere….

Impacchettare

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Saigon
, Ho Chi Minh city, come si chiama ora.

È già notte, preparo lo zaino,
mancano un paio di pezzi da pubblicare, ascolto jazz su spotify, cerco le ultime informazioni su web, leggo della storia di Charlie Parker, ripenso alla mia.

Al ristorante ho parlato della mia famiglia, di mio padre, di abbracci spezzati, di quelli mai dati, di figli solo pensati.

Qui nel sud est asiatico mi sono nascosto più volte, anche ques’anno. È stato un viaggio meraviglioso ed importante, un viaggio che avrei voluto saper scrivere meglio, che in parte finirò di scrivere e di mostrare, pubblicando qualche galleria di foto.

Come il Mekong, dopo un lungo cammino, dopo tanta strada, dopo tanti cambiamenti, eccomi a Saigon, alla foce, alla fine di un cammino. Continua a leggere….

Siem Reap e ľarea di Hangkor

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angkor wat
Siem Reap, nord della Cambogia.
Piccoli aerei ad elica atterrano dopo un po di rumba fra le nuvole, dopo qualche saltello che ricorda la paura mista ad emozione dell’altalena da bambini.
Qui gli hotel offrono spesso trasferimenti gratis da e per l’aeroporto: piccoli tuk tuk ossia ciclomotori 100cc ai quali, tramite un perno saldato ad una struttura imperniata al telaio, è attaccato un carretto da 4 posti.
Questi sono i milioni di taxi presenti in città,  attrezzati con teli di plastica in caso di pioggia. Continua a leggere….

Hanoi, Luang Prabang, Siem Reap: fra cibo e comportamenti, le differenze.

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cibo strada luang prabang

Vietnam, Laos, Cambogia. Paesi diversi, e molto.

Caotica Hanoi, ossessiva ed iperattiva, buona per il cibo di strada che invoglia chi in Asia c’è già stato ed ha un po di occhio clinico. Controversa, perché sporca ed arretrata, perché stradale e povera ma abitata da un esercito di venditori ambulanti che brandiscono iphone. Penso di non averne mai visti così tanti in una sola città.

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