Apr 22
MassimoSindromi covid-19, effetti isolamento, lettere a lucilio, lucilio, lucio annio seneca, massimo soldini, metafisica, non posto, nonposto, pandemia, quarantena, Seneca
Questo è il tempo di aspettare.
Questo isolamento a causa della pandemia sta cambiando in molti i ritmi delle giornate e sta facendo apprezzare cose e persone che prima venivano date per scontati. Gesti quotidiani come fare la spesa o salutare qualcuno per strada, andare a trovare un amico, sono diventati dei ricordi e dopo circa 40 giorni per i più ligi al dovere, posso dire che alcuni aspetti arrivano a sembrare ricordi di qualcosa di molto più lontano e nostalgico.
Ci stupiremo a ricordare le lunghe file al supermarket, i capelli lunghi e fuori colore di alcuni, le molte videochiamate, l’accelerazione tecnologica imposta dal virus in pochi giorni e non dalla pubblica ragione in tanti anni. Ricorderemo la bellezza ipotetica e non fruibile delle città vuote, specie come Roma, del silenzio estremo che nemmeno la notte ci offre, di fotografie che non potremo mai scattare non essendo liberi di andare a godere del fatto di essere liberi e soli. Un dolce amaro paradosso. Continua a leggere….
Apr 07
MassimoBrevetti e teorie, Loretta, Racconti, Sindromi caste, india, massimo soldini, paria, sindrome del comico che non fa ridere, sindromi
Esistono le caste, in India, dove la religione governa ogni azione, esistono in Italia, dove indirettamente ed invisibilmente si vivono una miriade di vite differenti, alcune coraggiose, altre meno, alcune ricche, altre di sussistenza, qualcuna di sopravvivenza.
Così esistono i paria, gli ultimi della casta, i nati così e così rimasti per credo religioso, per effetto della vita precedente, per una sorta di pena comminata dipendente dalla tenuta del loro essere stati prima di oggi.
In India tutto ha un senso, un senso che qui invece è misurato su di un’altra scala, con altre modalità e caratteristiche.
Mi vengono in mente storie di semplicità, di illusoria emancipazione, bassi profili ai quali piace credersi alti, fingersi migliori, sentirsi adeguati ma non per brama quanto per necessità, per bisogno di rifuggire quel disagio sottile e tagliente che li separa dal resto delle caste. Continua a leggere….
Feb 26
MassimoRacconti, Sindromi anziani, cruciverba, dalai lama, jungle train, massimo soldini, pad thai, settimana enigmistica, sindrome del comico che non fa ridere, thailandia, tibet, viaggi in treno
Io non so perché ma stamattina il treno è pieno di anziani che discutono fra loro completando cruciverba di varia lega. La differenza fra i settimanali, alcuni dei quali hanno copertine a colori sbiaditi già in partenza mi trasmette quell’odiosa sindrome del comico che non fa ridere che sento chiarissima guardando tutti quelli che non sono La settimana enigmistica. “Inadeguatezza”.
Cercano parole differenti da quelle comuni e certe volte ne discutono il significato. “Desco, come posso spiegarti ?”.
Hanno visi più espressivi e riescono a comunicarmi a distanza disappunto, stupore ed approvazione solo guardandomi, riferendosi a quei giovani seduti più in là. Cercano parole desuete ma saporite. “Che significa desco”? Chiede l’uomo del tutto incanutito ma distinto mentre dietro a lui qualcuna si lamenta della seduta opposta al senso di marcia.
“Vedi se c’entra”, e lo dice facendo un gesto con le mani come per spiegare il significato della parole.
Ago 03
MassimoSindromi massimo soldini, miles davis, sindrome del bilancio veloce, sindromi, tempo che scorre
Come quando è venerdì pomeriggio d’estate e l’ufficio si è svuotato. Così ho fatto una ronda fino giù al distributore del caffè, mentre Miles Davis suonava tranquillo di là nella mia stanza.
Passando davanti alla stanza di Vale ho sentito l’odore dei bicchieri che all’asilo contenevano i pastelli colorati: è chiaramente quello stesso e facendo finta di niente, camminando ancora, ho rivisto me stesso fra quei corridoi della scuola. Ho rivisto gli attaccapanni bassi, appesi lungo i corridoi fuori dalle classi; ho rivisto tutte le piccole giacche appese lì: oggi non funziona più così e gli attaccapanni sono dentro ogni classe perché il mondo è più brutto e le persone malfidate. Continua a leggere….