Semafori

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Nel caldo della mattinata, fermo alle strisce pedonali gli era sembrato di assistere all’inizio di un applauso.

Nel silenzio della strada assolata poteva sentire, distinte, le gocce di sudore lungo la schiena ed il suo stesso profumo far capolino dalla camicia di buon taglio. Una biondina attraversava la strada ciabattando, correndo sguaiatamente con le braccia distanti dal corpo. Indossava un vestitino leggero a fondo bianco, con fiori, archetipo di un estate che pareva di 30 anni fa.
I suoi amici, all’altro lato del marciapiede, l’aspettavano assonnata per una mattinata di fine agosto da spendere al mare, annoiati ed un po vuoti: una mattinata senza pretese buona sola a scurir la pelle ed a  sentirsi più brutti, confrontandosi perfino con se stessi. Continua a leggere….

Indipendenza fai da te

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Sto bivaccando da bricofer.

Non mi serve nulla ma girare tra gli scaffali fa sentire come organizzati, adatti e vicini ad una vita indipendente. Strumenti e tasselli, punte e collanti. Poi torno a casa senza niente ma sapendo per certo che volendo potrei trovare tutto. Se ne avessi voglia.

È adorabile lo stereotipo dell’uomo che lavora ed è rude…da Bricofer infatti in estate offrono birra Peroni.

Così accade che tu vada lì per comperare una tenda doccia con fiorellini anni 80 e che ti ritrovi a bere gratis un paio di pinte.

Gocce grasse

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Una goccia grassa e lenta, una goccia di un serie pronta a cadere senza un chiaro ritmo, scandisce un tempo invivibile.

I condizionatori piagnucolano umidità lungo la strada che dall’ufficio porta alla mia fermata del metrò oppure alla baguetteria.

Un’umidità sottratta ad uffici immobili nel centro di Roma, a stanze fatte di frasi fatte tipo quelle dei tg estivi che continuano ad esortare gli anziani ed i bambini a non uscire di casa causa caldo.
“andate nei centri commerciali”, dicono più o meno dagli anni 90, “bevete acqua e mangiate leggero”.

A metà fra esortazioni allo shopping e rimedi della nonna.

Invece credo sarebbe più semplice non dire nulla e vivere normalmente, adeguandosi, come il condizionatore x che si adegua piagnucolando umidità, svogliatamente. Continua a leggere….

Sbadigliare

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yawn secretary

 

Sbadiglia al telefono, si rifugia nel letto e racconta di lavoro.

Un mozzicone di parola interrotto dalla fame d’aria di uno sbadiglio,
una frase spezzata e poi ripresa, l’idea fissa delle sue labbra che modellano l’aria, aspirandola.
Immaginarla, brutta dai pensieri spettinati, stanca dal giorno e dalla notte già iniziata, torturata dalle parole che vomito a ripetizione.

L’ odore della sua bocca, pensare di  zittirla con un bacio, col sapore di una sorpresa: Loretta.

Sbadigliare per attenzione, per la necessità d’aria, come fosse benzina per fare andare il motore del corpo, imparando, ascoltando.
…Ad un convegno, a lezione, in riunione. Continua a leggere….

Il pesce spada insonorizzato

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…E’ già (!?!?!) mattina in una Roma riscaldata da un sole che pare estivo..

Mi rigiro nel letto pensando ai biscotti della Manu, cioccolato e corn flakes.

Credo proprio che sia successo qualcosa, perché Marco non ha chiamato per svegliarmi. Su, coraggio, devo andare al lavoro, passare all’assicurazione, prima (la vespaaaaaaaa).

Un barlume di normalità mi sorprende mentre ciondolo e con uno sforzo di coraggio ed uno sguardo acuto ricordo….

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