Ott 27
MassimoRacconti caffè, equilibrio precario, inizio, sigaretta

E c’era odore di caffè, stamattina, di fumo , di freddo là fuori e di mattine che iniziano.
E camminare lento senza rumore è stato un modo per cominciare piano combattendo con la voglia di lavorare, i tanti appunti da sistemare, le mie bozze disordinate.
Ho pensato ad un meraviglioso equilibrio precario. Nel dolce dello zucchero sul fondo del bicchiere di caffè c’era una piccola energia che poi ho smorzato accendendo una sigaretta. E’ prima mattina, dovrei smettere da un po, ma non è facile, lo sai?
Poco fa ho cercato “malinconia sul vocabolario” e so che se fossi qui l’avresti capito senza indagarmi ne chiedermi niente.
Io ne ho accesa un’altra, è colpa tua.
Tu mi manchi.
Ott 16
MassimoRacconti abbiamo solo una vita ma se viviamo davvero una sola è abbastanza, abbracci, massimo soldini, ricordi di mio padre

Dove sia o che ne farò, di tutto il tempo dei Timeout che non ho chiamato, consumato, non lo so ancora.
Non c’è tempo, e lo capisco ogni giorno; e le mattinate scorrono veloci, le notti lente: quelle sutpende e quelle orribili delle sigarette interminabili.
Così corriamo, dimentichiamo, rimandiamo. Beh, no, non è questo e non è vero: non c’è tempo. E’ una cazzata, domani è una cazzata.
Ho lasciato che mio padre morisse senza riuscire ad abbracciarlo. Io la macchina del tempo non ce l’ho ancora e così rimango qui, senza tempo, in un fermo immagine spietato, disperato. Continua a leggere….
Ott 06
MassimoMusica, libri, foto, film, Racconti 05 luglio 1982, francesco falconi, italia brasile, luca mariani, massimo soldini
Il video originale dal quale è stato poi ideato il racconto pubblicato qui sul blog qualche giorno fa. Buona visione !
Ott 03
MassimoRacconti 05 luglio 1982, francesco falconi, italia brasile, italia brasle 3-2, massimo soldini, paolo rossi, ricordi, sogni, vimeo

“Ponto?!?. Oh, Chì, te ricordi? Te ricordi il 5 Luglio 1982?”
Millenovecentoottantadue, tutta una parola, d’un fiato: consapevole, asciutta.
Sotto il neon biancastro il pallore del cranio lucidato dagli anni.
Dietro la mano, passata sul viso, veloce, in una smorfia di scocciatura e d’abitudine, due occhi svegli ed ancora curiosi. Scontenti.
In una notte piuttosto lunga di una vita piuttosto rettilinea. In una notte spenta che avrebbe avuto molte più stelle delle stesse 5 da guardare dalla finestra del suo ambulatorio veterinario.
Aveva riposato le spalle con una strana posizione delle mani, giunte sopra la testa, mugugnando di stanchezza come poi avrebbe fatto un’ora dopo, tornato a casa, infilandosi nella metà calda del letto dopo aver mangiato metà cena fredda. Francesca era l’unica scelta di cui essere sicuro. E Luca non avrebbe preso sonno. Continua a leggere….
Ago 05
MassimoRacconti buco serratura si vede cupola san pietro, Cannonbal Adderley, circo massimo, colonna traiana, colosseo, delhi, effetto ottico roma via piccolomini, fontanone gianicolo, foro romano, massimo soldini, miles davis kind of blue, notti a roma, piazza campidoglio, piazza venezia, teatro marcello, varanasi, whatsApp

Ci sono notti che sembrano infinite e perfette. Io ne ho vissute parecchie e mi sento fortunato.
Roma è un teatro perfetto per quelle notti. Edu e Reme sono arrivati qui a Roma. Li conobbi all’aeroporto di Varanasi dopo un volo in perenne ritardo da Delhi.
Incrociammo sguardi consapevoli aspettando che il volo partisse, nelle ore infinite in sala d’attesa dopo la partenza più volte rimandata: fu un po’ come capire d’istinto che eravamo viaggiatori simili.
Ci conoscemmo dividendo il taxi verso lo stesso albergo che il caso ci aveva prenotato: in inglese, poi scoprendo fossimo italiani, in italiano, visto gli studi di Edu. Dividemmo i giorni a Varanasi, esperienza bellissima raccontata qui sul blog. Continua a leggere….
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