Amiche

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Due ragazze bellissime parlano in metro.

Una piange a dirotto mentre l’altra la consola cambiando dolcemente discorso.

Io fra  curiosità e tenerezza starei ore a guardarle per saperne poi scrivere.

Semafori

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Nel caldo della mattinata, fermo alle strisce pedonali gli era sembrato di assistere all’inizio di un applauso.

Nel silenzio della strada assolata poteva sentire, distinte, le gocce di sudore lungo la schiena ed il suo stesso profumo far capolino dalla camicia di buon taglio. Una biondina attraversava la strada ciabattando, correndo sguaiatamente con le braccia distanti dal corpo. Indossava un vestitino leggero a fondo bianco, con fiori, archetipo di un estate che pareva di 30 anni fa.
I suoi amici, all’altro lato del marciapiede, l’aspettavano assonnata per una mattinata di fine agosto da spendere al mare, annoiati ed un po vuoti: una mattinata senza pretese buona sola a scurir la pelle ed a  sentirsi più brutti, confrontandosi perfino con se stessi. Continua a leggere….

Parole impigliate

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Ho sentito le parole, il lento incedere della voce; le frasi spinte da un male interiore, da un bicchiere di insani discorsi non digeriti.
Ho sentito le parole scorrere lente, suonare perfette, le ho sentite tradurre qualcosa di grande, celato all’interno.
Ho sentito le tue parole, ieri sera, il peso incessante del nero profondo, dell’abbandono.

Ti riconosco, ho sentito le parole scorrere lente e volevo ancora ingoiare il tuo male,  volevo salvarti.

Massimo

Sbadigliare

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yawn secretary

 

Sbadiglia al telefono, si rifugia nel letto e racconta di lavoro.

Un mozzicone di parola interrotto dalla fame d’aria di uno sbadiglio,
una frase spezzata e poi ripresa, l’idea fissa delle sue labbra che modellano l’aria, aspirandola.
Immaginarla, brutta dai pensieri spettinati, stanca dal giorno e dalla notte già iniziata, torturata dalle parole che vomito a ripetizione.

L’ odore della sua bocca, pensare di  zittirla con un bacio, col sapore di una sorpresa: Loretta.

Sbadigliare per attenzione, per la necessità d’aria, come fosse benzina per fare andare il motore del corpo, imparando, ascoltando.
…Ad un convegno, a lezione, in riunione. Continua a leggere….

Desiderare

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desiderare

Conosco a memoria di senso l’ odore dei suoi vestiti, il sapore dei baci seppure dati di striscio, nel rumore di una quotidianità, nella fretta di un risveglio, nei sorrisi sbiechi di un saluto.

Desidero il suo profumo che sgorga dal collo, riscaldato dai palpiti… quell’assurdo smettere di respirare sfiorando la sua pelle con la mia,

Continua a leggere….

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