Mar 04
MassimoLoretta baci sugli occhi, dedica, dedicare, massimo soldini, occhi grandi, semplici cose, sigaretta delusa, sinrena fine partita, tu sei, viaggiatori del metrò
Tu sei.
Tu sei la mia barba, il profilo delle mie labbra, disegnato lento dalle tue dita,
la mia voce impacciata che ti chiama Tesoro.
Tu sei le mie mani,
gli occhi grandi che ascoltano le favole, quelli lucidi che comprendono l’emozione del ricordo di mio padre,
un viaggio lontano, Continua a leggere….
Feb 05
MassimoDeliri notturni, Infinito, Loretta infinito, innamorare, innamorarsi, loretta, massimo soldini, odore del sonno, odore della notte, routine desiderabile, viso struccato
Mi sono innamorato di te stamattina.
Mi sono innamorato di te quando ho sentito l’odore del sonno della tua notte, sugli abiti, quando ho capito la tua fretta d’uscire di casa, vomitata fuori come fossi un’estranea dalle stesse mura che invece, di notte, ti contengono.
Ho sentito il respiro affaticato d’una bocca chiusa che non parla da un paio d’ore, zittita e svogliata dal sonno.
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Gen 08
MassimoLoretta abbracci, atac, autobus di roma, campo lungo, i conti con il tempo, inquadratura, loretta, meccanica degli abbracci, tempo che passa
Nelle mie lettere a sorpresa hai perso tante volte i minuti rubati al lavoro o quei minuti prima del sonno, sforzandoti di seguire il filo di quel discorso che pareva complicato.
Adesso abbiamo giorni veloci e confusi da digerire.
Abbiamo da fare i conti con il tempo mentre Roma pare annebbiata, forse per colpa dello smog del traffico oppure di una specie di umidità, indizio di un inverno aspettato che non arriva mai davvero . Tutto questo mi fa pensare ad una canzone interrotta da un’orribile e stonata pubblicità trasmessa alla radio. Continua a leggere….
Dic 04
MassimoLoretta, Racconti amore in silenzio, autofocus, fare l'amore in silenzio, foto in bianco e nero, istruzioni per abbracciarsi, loretta, marion cotillard, massimo soldini, mettere a fuoco, ritratti, sfocature
Corti spiacevoli ed inopportuni baci. Saperle dare solo quelli e riconoscere sempre un particolare delle increspature delle sue labbra sul quale ficcare lo sguardo, così fisso da ritrovarmi ad occhi bassi davanti a lei.
Lei sentiva spesso la sensazione che sa lasciare l’immagine di un bar quando è vuoto, quel fermo immagine di sgabelli riversi sul bancone come fossero troppo ubriachi.
Sfocato, più distante, un dinoccolato e vecchiotto barista che barcolla spazzando il pavimento: ballando un ‘improbabile valzer con le sue scarpe troppo piene di piedi per via dell’orario di chiusura.
C’è un’immagine di Loretta che guardo spesso. Un primissimo piano che sembra averle catturato l’anima; così perfettamente riassunta in un’espressione che seppure non parla sa dire tutto a chi la conosce. Quell’anima è riassunta in uno scatto casuale, uscendo dal ristorante. La guardo negli occhi e la rivedo perfetta ed animata nelle due dimensioni del ritratto che tengo in mano. Sfocature che da un secondo al successivo ho paura prendano vita e che riescano a farmi ancora abbassare lo sguardo puntando la vista sulle fessure delle sue labbra. Continua a leggere….
Mag 27
MassimoLoretta loretta, massimo soldini, sguardi
Si ricordò del sapore di quei baci affamati.
Del suo essere così istintiva, oggi si, domani no. Si rimproverò di ricordarsi sempre poco che lei era così: dare e togliere. Oggi meravigliosa creatura, telefonate e baci, domani del tutto scomparsa, insulti ed instabilità, mesi di silenzio.
Si perse, ricordando di un passato presente. Si stupì, subito dopo, perché ogni volta s’accorse di giustificarla, di dirsi che l’aveva capita poco, che avrebbe potuto dire e fare, ancora baciare.
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