Giu 19
MassimoCose inconfessabilmente belle da leggere, Loretta bukowski, i will remember
I will remember the kisses
our lips raw with love
and how you gave me
everything you had
and how I
offered you what was left of
me,
and I will remember your small room
the feel of you
the light in the window
your records
your books
our morning coffee
our noons our nights
our bodies spilled together
sleeping
the tiny flowing currents
immediate and forever
your leg my leg
your arm my arm
your smile and the warmth
of you
who made me laugh
again.
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Mag 18
MassimoLoretta, Musica, libri, foto, film alice, battiato, franco battiato, l'animale, la cura, massimo soldini, stadio centrale del tennis, Stranizza d'amuri
Franco Battiato negli anni Novanta
(archivio storico/LaPresse)
Oggi è scomparso Francesco, Franco Battiato.
Si dovrebbe tacere, per rispetto, ed invece sui social impazzano messaggi di saluto, attestati di una stima d’occasione con il risultato che chi come me ha amato l’artista soffra ora di un odio violentissimo che divora da dentro.
Così sono al pc, invaso di cose da fare, beghe di lavoro e mi sento più svuotato e povero, atterrito come non so spiegare, smarrito come ancora una volta non so scrivere e mi assale l’ansia per tutte le parole che in questi mesi non ho saputo catalizzare qui, scrivendo.
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Giu 04
MassimoLoretta amore, delirio, loretta, massimo soldini, non voglio vederti, paradosso, teorie
Io non vorrei incontrati né parlarti mai più.
Quando non ci sono tu sei un’immagine, quell’immagine: la foto di un istante, di una espressione, tu sei esattamente come ti vedo quando io ti penso avendo colto quelle espressioni, quei piccoli particolari che noto solo io.
Quando non ci sono sei al riparo dalle mie parole, dalle reazioni che provocano, dall’idea che ti spunta sul viso quando diciamo certe parole che pronunciate diventano preziose per via di quella che pare essere la loro forma, a volte rotonda, a volte più spigolosa ma comunque una forma da osservare.
Io non voglio vederti né parlarti perché tu sei una parola che va detta da sola e tutto d’un fiato, non in un discorso, altrimenti non è più se stessa e diventa corrotta dagli altri suoni. Continua a leggere….
Mar 06
MassimoLettere a Sophie lettera sophie, loretta, massimo soldini
Sophie, la moto non va più. Sono inchiodato qui e nessuno sembra aver mai visto una moto moderna, o almeno come la mia.
Vorrei tornare a casa, sono stanco e mentre mi passo le mani fra i pochi capelli impolverati mi sento più stanco ed affannato, ma forse è solo il caldo. Mi prendo un po’ di tempo per scriverti, poi troverò invece il modo di inviarti questa pagina.
Ho fame ma per la cena dovrò ancora aspettare qualche ora. Ho deciso di razionare un po’ i soldi cosi che qualche scelta di vita sia piuttosto estrema, per ora, per fare in modo che il viaggio prosegua, che io possa andare più lontano, verso dove o cosa questo no, non lo so ancora.
Oggi ho riguardato la foto di mio padre, quella in moto dove posa come fosse un attore di quei film anni 60 dove lui è il bello della situazione: forse è così che si sentiva, forse è così che lo vedo. Credo che quando si comincia a guardarsi in un certo modo poi è così, in quel modo che si finisce per apparire, non credi?
Quanti ricordi legati a questa foto, alle moto, ai viaggi, compreso questo. Ho ripensato a quando sono finito in terra per girarmi a guardarla, a come posso riderci ora, a come mi sentì stupido allora. Fu sempre colpa sua, di Loretta, ricordi? Mi girai per farle un cenno, scivolai come un bimbo alle prime armi: forse era una metafora di vita. Continua a leggere….
Feb 14
MassimoLettere a Sophie, Loretta forget me not, lettere a sophie, loretta, massimo soldin, messina, non ti scordar di me, scheletri case, sophie, sprout, stretto di messina
Reggio Calabria, verso il mare da via 2 settebre
Forget me not
Stamattina ho piantato il mozzicone della matita.
Si, una di quelle matite che nel retro hanno una capsula con dei semi e che appunto puoi piantare quando la matita è a fine vita.
Quel concetto di fine/inizio mi aveva conquistato subito.
Così ho scritto per mesi, appuntato ed appuntito, disegnato male continuando comunque a ripetermi che non era provvisorio, che seppure il tratto della matita può essere cancellato esistono cose, fatti, idee, promesse che invece rimangono. La matita ha un fascino che la penna indelebile non ha. Continua a leggere….
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