Espressioni metropolitane

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La meraviglia, l’estremo stupore dei raccoglitori di pile esauste che non si aspettavano di vederci.

Twitter

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In attesa che le bozze prendano leggibile forma… s’era visto che sulla destra della pagina principale di questo blog ho aggiunto il box che raccoglie i miei tweets?

In ogni caso, qui sotto due raccolte (si autoaggiorneranno man mano quindi volendo si può leggere anche da qui…):

  • Lista dei tweets
  • Lista dei tweets aggiunti fra i preferiti

P.s. peccato non si possa (ma ci sto provando), creare una lista degli scritti aggiunti ai preferiti da altri, tipo Vasco Brondi (Luci della Centrale elettrica) che più di una volta, lo dico con sommo orgoglio, ha apprezzato e risposto.

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La felicità Domestica

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felicita domestica

 

La felicità Domestica, Lev Tolstoj: un grande e bellissimo classico che alcuni pseudo critici definirebbero “incredibilmente ancora molto attuale”.Lo è, infatti ma non incredibilmente.

Da leggere… ed infatti nelle mie ronde da Feltrinelli mentre ero lì che allineavo libri senza motivo, l’ho anche comprato anche se poi lo avevo letto anni fa ma si sa: le grandi menti hanno scarsa memoria (e sono modeste per natura).
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Un regalo

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present

E’ stato il tuo compleanno e non ho trovato il tempo, il coraggio, un’idea migliore di quella di rimandare il prepararti una sorpresa, un regalo.

Ho ripensato al tuo, per il mio compleanno, a quando poi me lo hai dato, quella mattina, col nostro solito ritardo, mentre continuavamo ad inciampare, uscendo da casa mia, invasi di scatoloni, bagnati dalla poggia fredda.
E quel regalo era bello, ma preferivo quel tuo parlare del profumo del deodorante per ambienti al piccolo ingresso, quella tue frasi così stupide, usate per cambiare discorso e tirarmi un po’ su, a modo tuo.
Forse il tuo regalo era quella mattina, erano quelle tue frasi, quella tua disponibilità ad aiutarmi. Continua a leggere….

Annusare, toccare

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disturbi mentali

Io cammino  poco, per non piegare le scarpe nuove che indosso, le stesse che poi annuso per verificare se abbiano ancora l’odore di cuoio.
Le lucido spesso e le rimiro e le ripongo nella loro scatola con tanto di carta dentro ad ognuna, carta che le tiene in forma più  altra carta, di quella rumorosa che esiste solo nelle scatole di scarpe, messa lì attorno, così che poi non si graffino.

Annuso i sigari, tolti dall’umidificatore, oppure appena scartati, tagliati, pronti per l’accensione. Continua a leggere….

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