Dic 23
MassimoMusica, libri, foto, film fitzgerald, lettere d'amore, massimo soldini, Sei per me la sola cosa al mondo, zelda, zelda fitzgerald, zelda sayre
Zelda Sayre
[Clinica Prangins, Nyon, Svizzera,autunno 1930]
Goofy, mio caro, non è stato forse un giorno incantevole?
Mi sono svegliata stamattina e il sole era sul mio tavolo come un pacchetto con un regalo di compleanno, così l’ho aperto e tantissime cose felici si sono messe a sfarfallare nell’aria: l’amore per Doo-do e il ricordo del tocco fresco della nostra pelle a contatto in altre mattine come una maestra di scuola. E tu mi hai telefonato e mi hai detto che ho scritto qualcosa che ti ha fatto piacere, tanto che non credo di essere mai stata così colma di felicità.
La luna scivola tra le montagne come una monetina perduta e i campi sono neri e pungenti e ti voglio qui vicino per poterti toccare nell’immobilità dell’autunno quasi come l’ultima eco dell’estate. L’orizzonte è disteso lungo la strada per Losanna e i campi succulenti come una ghigliottina e la luna sanguina sull’acqua e tu non sei così lontano perché io non possa sentire il profumo dei tuoi capelli nella secca brezza.
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Dic 11
MassimoRacconti allenare, certificazioni, esami, io alleno, lavoro, massimo soldini, modello prestazionale, pallacanestro, prestzione, stress
Ho visto e sentito molti parlare di stress da esami. Di impegni importanti di lavoro quali certificazioni, consegne di lavoro.
Lo capisco, lo ho vissuto, ognuno di noi lo vive correntemente, non quotidianamente, certo.
Ci sono giornate, settimane di lavoro, più tranquille di altre, semplicemente perché il tempo che ci separa dalla consegna, dall’appuntamento, dalla certificazione, dal singolo esame all’università è più o meno lungo. Ognuno ammortizza, somatizza, soffre, combatte, produce e vive uno stato d’animo differente, un tempo di avvicinamento all’evento, con metodo e maniera differente.
Tutti siamo per accomunati dal sentimento, duna vera e propria condizione di stress psicofisico per l’evento: chi più e chi meno ma tutti se abbiamo una consegna, un esame, una verifica in senso generale tendiamo a pensarci su, tendiamo a cercare anche ossessivamente di prepararci visto che inevitabilmente il risultato sarà vissuto come un ritorno su se stessi e sul prodotto lavorativo offerto: siamo si, sotto esame dal punto di vista quindi fisico, mentale, personale, lavorativo.
Il risultato, già. Continua a leggere….