Impacchettare

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Saigon
, Ho Chi Minh city, come si chiama ora.

È già notte, preparo lo zaino,
mancano un paio di pezzi da pubblicare, ascolto jazz su spotify, cerco le ultime informazioni su web, leggo della storia di Charlie Parker, ripenso alla mia.

Al ristorante ho parlato della mia famiglia, di mio padre, di abbracci spezzati, di quelli mai dati, di figli solo pensati.

Qui nel sud est asiatico mi sono nascosto più volte, anche ques’anno. È stato un viaggio meraviglioso ed importante, un viaggio che avrei voluto saper scrivere meglio, che in parte finirò di scrivere e di mostrare, pubblicando qualche galleria di foto.

Come il Mekong, dopo un lungo cammino, dopo tanta strada, dopo tanti cambiamenti, eccomi a Saigon, alla foce, alla fine di un cammino. Continua a leggere….


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