Giu 18
MassimoIntolleranza ed eventi di straordinaria incompetenza coerenza, corporativismo, disgusto, facebook, finlandia, malcomune mezzo gaudio, massimo soldini, onestà intellettuale, suffragetta
Nonostante mi sforzi di giustificarli non riesco a comprenderli e meno che mai, quindi, a giustificarli.
Coerenza e prima ancora logica: ma non per loro.
Sono circondato: almeno in numero hanno vinto.
Criticano la politica e fanno del qualunquismo la loro ragione unica di vita, il topos del chicchiericcio da spiaggia, da fila all’ufficio postale: accusano di ruberia, di aver sottratto all’Italia un benessere ed uno stato di cose che ora non c’è più, un benessere percepito in termini di fratellanza, giustizia, meritocrazia.
“Tutti a casa sti politici”
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Giu 08
MassimoRacconti l'ultimo metro', massimo sodlini, Metro', racconti metropolitani, roma, sabato pomeriggio
Sono le 4.30, il parcheggio è vuoto ed una sigaretta, fumata a bocca asciutta, mi penzola dalle labbra.
Birra e gelato. Poi birra. I panini salsiccia e peroni, i gelati ad 1 euro per attrarre persone che poi non li comprano davvero, un basket proletario semplice e disperato.
La palestra piena di gente, il vociare di chi è là fuori, i gridolini di chi non ha mai visto nemmeno un canestro, figuriamoci tutte queste partite in una sola notte.
Chi non ci sta a perdere, qualche gomitata, i non arbitri, le partite vere che mi mancano e che appena parte la musica del riscaldamento mi fanno sentire bene.
Poi gli uccelli già svegli sugli alberi della mia via, rientrando a casa, un ricordo tagliente, la faccia impassibile da pesce, riflessa nello retrovisore centrale. Gian dorme, almeno a quest’ora. e mi sento più svuotato che stanco perché non posso chiamarlo per citare chissà che film. Continua a leggere….
Giu 05
MassimoRacconti amelie nothomb, intanto, massimo soldini, mentre, posto di blocco, rom
Mentre tutto si muove veloce fuori dalla mia stanza d’ufficio, rimango chiuso fino a che il lavoro non rallenta.
Giorni di lavoro piuttosto veloci ed interminabili, uscendo anche dopo le 21, sabati al pc e gente che dovrebbe sapere ma non sa, che finge di sapere, che addossa errori.
Così aspetto che la banca mi faccia sapere, che si risolvano i problemi sui server, che il software funzioni, che arrivi l’orario, che passi il mio treno. Il campionato è finito e rallento con qualche amichevole da gestire col nuovo pennarello nero, scaramanzia unica via, anche se poi tutto finisce senza successo.
Scrivo un po, leggo di meno, progetto quel viaggio per ora ancora non delineato del tutto ma comunque epico, uno di quelli saporiti che ti tiene sveglio di notte e ti inchioda a fantasticare ricordando i viaggi passati, quelle che speri essere nuove avventure o almeno nuove strade nelle quali perdersi. Continua a leggere….