Gen 28
MassimoRacconti cambogia, camere a gas, cami di concentramento, deportazione, elenco genocidi, fosse comuni, genocidio, genocidio ruanda, khmer rossi, massimo soldini, olocausto, pol por, shoah, srebrenica, uccisioni di massa, Ziklon-b
Ieri era il giorno della memoria e così in tv, ma solo a tarda serata, sono passati servizi decenti e film degni di nota. Il tema, superfluo dirlo, è la deportazione della popolazione ebraica, nei campi di concentramento, durante la seconda guerra mondiale.
Si, la Shoah, l’olocausto, il genocidio di cui tanto, giustamente, si parla e che studiamo, forse poco approfonditamente rispetto al contesto storico, sociale e politico piuttosto che nei fatti che per quanto crudi, occorre comunque ricordare, insegnare
Per tutto il giorno giornali, tv e social network sono stati pieni di gente che sull’onda del qualunquismo ha smesso di essere Charlie (vedi precedente pezzo su questo blog) e che ora passa a ricordarci della giornata della memoria. Continua a leggere….
Gen 21
MassimoMusica, libri, foto, film assistenti, basket, beatle, beatles, coach, geroge harrison, massimo soldini, musica indiana, norah jones, raga, ravi shankar, sitar, strumenti indiani, zucca
Stamattina penso alle zucche vuote, nel senso di teste vuote. Ci penso su perché come assistente coach sono nella bufera dopo che il mio capo si è dimesso senza motivo, causa di polemiche di alcuni uomini molto piccoli e di persone che gli si dicono amiche, che lo chiamano riferendo questo o quello e che in realtà perseguono il loro obiettivo di sentirsi approvati, migliorati dall’aver spiato frasi purtroppo, temo, a volte, male interpretate. Continua a leggere….
Gen 09
MassimoIntolleranza ed eventi di straordinaria incompetenza attentato terroristico, Charlie hedbo, dalai lama, europa unita, francia, induismo, maometto, massimosoldini, papa, parigi, religioni, satira, turchia, youtube
Ecco, ci sono giorni in cui poi ti prende quella sensazione, fortissima, di quando su youtube riguardi le sigle dei cartoni animati anni 80.
Ci sono quei giorni in cui tutto sembra possibile, come dopo una partita di basket appena vinta, come durante un bel concerto. Questi sono i miei ultimi giorni, anche se poi sono stato male dentro, con i pensieri spettinati, se ho anche pianto un po, seduto sul sedile del treno, nascosto dal cappuccio del mio giaccone.
Così, per cazzi miei.
Poi il mondo ha accelerato, per cazzi suoi, e sono stato meglio, ma il mondo, quello fuori da me, c’entrava poco, anzi.
Fuori, nel mondo, succedeva il peggio.
Continua a leggere….