Lug 31
MassimoRacconti alloro, combat folk, concerti in piazza, erba tagliata, estate roma, estate romana, folk, fontana gianicolo, gabriella ferri, indie rock, lungotevere, massimo soldini, rumore di cicale, temporale estivo, trastevere, vespa
C’era l’estate a Roma, l’estate classica, diversa da questa che da quando ho memoria è la più la fredda e piovosa, diversa da quella classica e rassicurante che aspettavamo.
L’estate di Roma è nei concerti lì nei parchi, nelle serate alle ville comunali tirate a lucido; l’estate è nel prolificare dei cartelloni dei concerti dei gruppi indie rock, alternative rock e combat folk; in tutti i capelloni vecchi e nuovi, nelle bancarelle attorno Castel Sant’Angelo, piene zeppe di libri illeggibili, in quelle rionali che vendono soprammobili in plastica riciclata e tutte quelle altre cose che finisco per comprare perché convinto, accecato della loro estrema bellezza: tutti oggetti che immancabilmente finisco sempre per non usare. Il punto è che lì per lì, sul posto intendo, tutto quello mi fa sentire bene, come immerso in una atmosfera di rinnovamento positivo, di cambio di marcia, e di leggerezza. Continua a leggere….
Lug 30
MassimoRacconti amelie, barberia, barbiere roma, civico 25, civico 25 perugia, country, dreads, elvis, fisarmonica, floid, folk, fumetti, intrepido, perugia, rockabilly, tassista jazz, taxi
Così uscendo dall’ufficio ho incontrato ancora il tassista jazzista, quello che al parcheggio taxi del grand’ hotel vicino piazza della Repubblica suona la tromba, accompagnato dal sottofondo del pianoforte, della sua autoradio, quello che suona mentre aspetta che arrivino i clienti.
Ogni volta che lo incontro penso sempre al tipo che a Perugia sta li nei dintorni di corso Vannucci: il tipo con i dreads e la sua fisarmonica: a raffica suona pezzi della colonna sonora del mitico film Il favoloso mondo di Amelie, un film che poi, in qualche modo, mi ha cambiato la vita.
E mi ricordo che gli voglio bene, perché è una delle mie certezze della vita: io vado a Perugia, prenoto sempre allo stesso ristorante (Civico 25), ordino sempre gli stessi favolosi piatti, e nel pomeriggio precedente passeggio, e lui è sempre lì: lui e la sua fisarmonica: e ci spendo minuti a starlo ad ascoltare, e credo ormai perfino lui si ricordi di me.
Allora, ho pensato, fosse il giorno giusto per andare da Floid’s, la barberia arredata in stile America anni 50/60: musica rockabilly, folk, country in sottofondo. Acconciature a tema, foto di Evlis ovunque, arredi (vedi foto), semplicemente da urlo.
La barberia è nel quartiere africano (Metro b1 fermata Libia), vicino Montesacro, dove sono nato. Il barbiere è Paolo, piemontese, trapiantato qui per un amore poi sfumato. Il negozio è da visitare, gustare, vivere, ascoltare: in fondo a destra ci sono un pianoforte e delle chitarre: è possibile, volendo, improvvisare anche concerti, piccoli eventi a tema.
Inutile descrivere quello che le immagini possono spiegare meglio delel mie parole. Dico solo che è un piacere, che è una barberia moderna con gusto al passato, che seduti in attesa potrete leggere fumetti e riviste dell’epoca (riviste di moto degli anni 80/90), fumetti tipo l’Intrepido (poggiato sulle mie gambe in foto).
Almeno stavolta scrivo poco, e lo faccio con gusto. Vi lascio guardare qualche foto, pensando che sarebbe bello andare lì, parlare di musica, del passato, scherzare col bambino capriccioso che si lagna per il taglio di capelli, ricordare di mio padre, annusare Floid, il dopobarba mitico del quale ho scritto, qui sul blog, parecchia pagine fa (QUI).
Sarebbe bello andare dire fare leggere pensare, ricordare. Io l’ho fatto, ne è valsa la pena.
Massimo
Lug 23
MassimoLoretta gomma pane, loretta, massimo soldini, odore ricevute fiscali, odore supermarket, odori, piacere, riserva, sfibrati dal piacere, sinestesia, toscano originale
Ecco, dell’odore delle ricevute fiscali, di quello della gomma pane, non ti ho parlato.
Dell’odore del pepe appena macinato, quando cucino e mi fermo ad occhi chiusi ad annusare,
di quello d’asfalto caldo, bagnato da poca pioggia d’estate, qui a Roma.
L’odore di quella mia smorfia a mò di bacio che scocco per annusare i miei baffi se ho fumato un Toscano Originale: tabacco e la mia saliva, mescolati.
Quello persistente dei tuoi baci sulla mia bocca, del sapore della tua saliva con la mia: meravigliosa sinestesia ! Continua a leggere….
Lug 21
MassimoLettere a Sophie, Loretta ballo di s. vito, cobain, il viaggio lungo, kurt cobain, l'odore dell'india, lettere a sophie, massimo soldini, morfeo, pasolini, significato nome sofia, sophie
Dolce Sophie, sono stanco, parecchio: ho appena finito di preparare il mio bagaglio. Ho riordinato tutto e legato, protetto, quel che dovevo.
Dalla camera ascolto i rumori delle poche auto in lontananza: al buio cerco il sonno, prego Morfeo perché arrivi e perché mi porti a domattina, quando poi partirò ancora. Sono eccitato per questo viaggio, tanto da non prendere sonno e da sentire accelerati i pensieri.
Sdraiato a pancia in su le ombre sul soffitto sembrano un grafico piuttosto chiaro e per niente spaventoso: ora riassumo, incasello, ora rivivo un po tutto.
Aveva ragione Cobain, il peggior crimine è l’inganno. Per quanto non riesca a credere a questa tesi sento dentro qualcosa spezzato, tradito: una delusione piuttosto forte per il mancato rispetto.
Che spreco tutto questo, Sophie: che senso ha, ora?
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Lug 18
MassimoRacconti disastro aereo, Malaysia Airlines, malesia, massimo soldini, missile, ucraina
Un giorno orribile per ogni viaggiatore, prima ancora per ogni persona.
Un aereo della Malaysia Airlines è stato abbattuto da un missile ed è precipitato in Ucraina : ieri, 17/07/2014, un giorno sfortunato per me, un giorno del quale sto ancora metabolizzando i mille aspetti e gli eventi, un giorno ultimo per 298 persone vittime inconsapevoli di una guerra che poi, come tutte, per definizione, è assurda e che assume i contorni del surreale, e dell’ amaro beffardo ripensando a quelle famiglie dirette in Malesia.
Da Amsterdam a Kuala Lumpur, 298 persone fra equipaggio e passeggeri: ci sono stato anni fa, proprio con lo stesso aereo, proprio sulla stessa rotta, ma il vero punto non è questo. Pare non ci fossero italiani a bordo e così il clamore dei nostri ciechi giornalisti è smorzato dalle notizie della politica interna.
Io metto via le mie bozze sulle quali stavo pasticciando, le cose vere, quelle idealizzate e quelle inventate, quelle divertenti oppure meno. Continua a leggere….
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