Ott 30
MassimoRacconti autobus di notte, explicit, l'ultimo metro', massimo soldini, Metro', piazza vuota
Quando spense la luce della lampada sulla scrivania rimase un po’ al buio, in piedi accanto alla sedia vuota.
Una nuvola di fumo saporito gli cerchiò la testa mentre guardava fuori dalla finestra , mentre la luce itterica del lampione sull’altra sponda della strada addormentata vigilava su niente e su nessuno.
Sentì la sensazione di aver messo un punto al suo lavoro, di aver terminato finalmente qualcosa e che andare a casa, anche se svuotato come si sentiva da giorni, sarebbe stato meno doloroso ed in qualche modo meno impegnativo. Continua a leggere….
Ott 11
MassimoViaggio, Viaggio in India alberto moravia, cochin, cristoforo colombo, elsa morante, emilio salgari, ferdinando agostino, gianvincenzo morabito, kerala, l'odore dell'india, leonardo archini, Mahatma Gandhi, marco polo, massimo soldini, pierpaolo pasolini, salgari, scoperta america, un'idea dell'india, vasco da gama
Era il 1937 e Moravia, Alberto Moravia, diretto in Cina, fece sosta in India.
Il racconto di quei giorni finì su un reportage di viaggio (Gazzetta del Popolo del 28/02/1937) . Moravia fu colpito dall’odore dell’India tanto che fu quello il primo tema, l’attacco del suo scritto: “Stupore della prima folata d’aria molle e fetida…”
E’ curioso come lo stesso odore sarà, anni dopo, la componente predominante dello stupore di Pasolini quando, nel 1961 andò in India con Moravia.
Da quel viaggio, al quale si unì Elsa Morante, al tempo moglie di Moravia , nacquero 3 libri, si dice, anche se solo 2 sono quelli pubblicati e conosciuti.
Un’idea dell’India e L’odore dell’India.
Il primo di Moravia, il secondo, curiosamente proprio per quanto detto sopra, di Pasolini. Continua a leggere….
Ott 06
MassimoQuesiti esistenziali, Racconti camerini, difetti, fitting room, invecchiare, massimo soldini, quesiti esistenziali, sisley
Sono entrato alla Sisley senza un’idea vera e propria, ne sono uscito con la chiarissima convinzione che i camerini sono progettati male.
Perché sono così piccoli, sporchi e stretti? Do gomitate ovunque, vestendomi.
Non ci sono punti di appoggio, sgabelli per sedersi ed allacciarsi le scarpe e più che altro quello che non dovrebbe esserci, c’è: lo specchio.
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