NonLuoghi, NonContinenti: verso l’ India del sud.
Ago 23
Viaggio in India massimo soldini, noncontinente, nonluogo, viaggio in india No Comments
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Se esiste una definizione per i non luoghi (leggi qui), credo che ne dovrebbe esistere una per i non continenti.
I non luoghi sono luoghi non storici, costruiti con finalità di “passaggio”, luoghi dove non c’è, di base, una vera e propria relazione sociale. Pensate alle autostrade, ad un incrocio stradale, ai centri comerciali, anche se questi ultimi, forse, vi faranno credere che al loro interno possano esserci sul serio esercizi di socializzazione.
L’India è un non continente. Non può esseresoltanto una nazione: è troppo grande e diversa da tutte, troppo diversa da se stessa, fra nord e sud e no, non pensate all’Italia come similitudine per questo aspetto.
Non è un continente perché le carte geografiche ci dicono di no anche se molta della letteratura ci parla di sub-continente indiano.
I continenti, le nazioni, non sono “concepiti” e “costruiti”, ma in India si finisce per sentirsi soli ed è il seguito spaventoso dell’impressione di smarrimento iniziale, seguente all’iniziale fragile curiosità.
Potrete andare in gruppo, immergervi nel mare di persone in strada, finirete per pensare, trovarvi da soli a meditare su niente: solo puro e violento stupore.
Così le vere socializzazioni vanno sparendo e vi scoprirete ad archiviare cose, fatti, immagini, usi che capirete poi. Forse.
Tanta gente che percorre le stesse strade, che vive in spazi ridotti, che compie le stesse azioni, che si mostra spirituale, aggregata da un unico credo religioso, o quasi, che a tratti folle appare folle.
In India si vive da soli e camminando per strada il concetto di nonlugo, così come definito, appare evidente e paradossale se applicato a moltitudini di km, persone, posti, parole e rapporti che però tali del tutto non sono.
Forse l’India è un’ ipnosi collettiva e pur essitendo si regge su concetti così aleatori da apparire ora si, ora no, come reale.
Torno là, mercoledì prossimo: soltanto un viaggio era poco e credo lo siano anche due. Se il monsone non sarà spinto da Shiva, il distruttore, fra qualche settimana sarò alla mia scrivania con gli occhi sgranati e pieni.
Massimo
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