To do list
Gen 04
Racconti accidia, ammortizzatori sociali, curriculum, cv formato europeo, esempio tamponamento, massimo sldini, mercato del lavoro, to-do-list, voglia di fare No Comments
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Esatto, da fare.
Mi dicono che passerà, che è uno stato di cose, di torpore che passerà. Accidia, un altro peccato capitale di cui mi macchio.
Già sentirmi dire che passerà mi infastidisce anche se poi lo fa meno di quando mi sento dire di sistemare il curriculum per ottenere un nuovo lavoro visto che, il presente, pare destinato a morire per colpa fra l’altro nemmeno mia.
Gli ammortizzatori sociali tutelano chi è più anziano, chi ha più figli, chi, diciamolo con cattiveria vera, pesa di più sulla collettività: in ultimo i criteri di legge, ripeto DI LEGGE, vanno a vedere come e quanto lavori.
Riassumendo: sei stato bravo, hai fatto un minimo di carriera e quindi sei in una posizione aziendale in cui i tuoi colleghi sono arrivati dopo molti più anni di servizio, quindi sei più giovane di loro…hai anche scelto, fin qui, di non avere figli… quindi, molto probabilmente, sarai quello che per legge, verrà tagliato.
Eh già, molto democratico. Pensate a chi è sterile ed avrebbe voluto avere figli: punito !
L’esempio che faccio spesso è quello di un tamponamento: chi sta dietro vi tampona ed avreste anche ragione ….MA chi vi ha tamponato ha 4 figli e voi nessuno, quindi sarete voi a pagare i danni.
Ora, avete voglia di mandare un curriculum che non sarà letto ma che deve essere inviato perfetto, lungo ma non troppo, discorsivo ma non troppo, in inglese, in tot formato, entro il, visto il, dal, al ??????
Il mercato del lavoro dice che si cercano persone esperte da sottopagare nascondendo il tutto dietro parole in inglese che non vogliono dire nulla se non che vorrei che tu, persona x, sapessi fare molto e che vorrei pagarti molto poco non avendo vincoli contrattuali.
Vi va di sistemare il curriculum e mandarlo? E vi va di lavorare mentre non vi pagano ed attendete gli ammortizzatori sociali di cui sopra ?
A me NO. E non mi va la pallacanestro, non mi va la moto ne di dare un colpo alla pedivella della Vespa per accenderla. Uno stato di umore non basso, perché rido e scherzo: provate a chiamarmi e non mi troverete in pigiama a casa (anche perché poi, il pigiama non lo uso…).
Una bassissima propensione a fare, dire, baciare, lettera (Testamento, col cazzo!): non scrivo nemmeno più anche se magari di questo sarete anche contenti.
Insomma, non cerco amici, qualcuno che mi inviti ad uscire ne altro: cerco il sistema di risalire, di avere la voglia di fare, di ritrovare la forza di alzarmi la mattina con qualcosa da fare, che sia relativo ad interessi privati oppure al lavoro vero e proprio. Invece no, mi hanno segato le gambe, svuotato il serbatoio e tutto mi pare noioso, impossibile, costoso, lungo.
Così sopravvivo, riempendo liste di cose da fare, liste la cui ultima riga, l’ultima cosa da fare è : “compilare la prossima lista”. Perché so già che non farò un cazzo.
Riepilogo, riassumo, programmo cose che non farò.
Ho scritto, ora: ho riletto e non mi piace, è inutile, non ho detto nulla. Ho mosso le dita veloce sulla tastiera. E’ ora di pranzo, aspetto mi chiamino e sarà felice ed in compagnia, nemmeno dovendo fingere.
Cosa c’è? C’è solo che non so bene spiegarvi cosa, dentro, non funziona o funziona ad un numero di giri pari a quelli di un motore che sta finendo la benzina.
Se sapessi spiegarvi quel senso di smarrimento della voglia di fare allora si, ve ne scriverei.
A presto
Massimo
P.S. Tipo che mi sono ricordato solo dopo aver finito di scrivere che non avevo messo tag in questo pezzo e mi è pesato infinitamente aggiungerli.
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