Mar 30
MassimoDeliri notturni falene impazzite, massimo soldini, mosche d' inverno, noi siamo
… falene impazzite.
Continuiamo a sbattere sullo stesso muro, sforzandoci di andare o almeno di capire la direzione.
Aggrapparsi e poi scivolare, come su un vetro; una finestra per uscire e nessuna forza per romperla.
Scendere, risalire: svolazzare affannati e senza metodo: fino alla fine, fino quasi a morirne
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Mar 26
MassimoIntolleranza ed eventi di straordinaria incompetenza artisti ambulanti, artisti di strada, cerchio cromatico di itten, discorsi da ascensore, E quindi uscimmo a riveder le stelle, fabio volo, federico moccia, massimo soldini, sociopatia
E’ mattina già da un po’.
Mi rigiro e cerco il coraggio di alzarmi, fare. Il coraggio di terminare l’eterna lotta iniziata ieri sera con me stesso : “domani mi metto… ”
Certe volte riesco a prenderci sonno ed a svegliarmi con questo stesso discorso in testa.
Per fortuna sogno altro, ben altro.
La sveglia dice un orario, è indifferente quale dica: comunque vada penserò che aspetterò ancora e che girandomi troverò un benefico rilassamento, un’idea che possa essere l’inizio di un nuovo sogno.
La prima telefonata, è lei che aspetto. Continua a leggere….
Mar 24
MassimoDeliri notturni, Infinito, Racconti infinito, massimo soldini, soffrire
Soffro di chiamate perse, di “clienti irraggiungibili”, soffro di sociopatia, bisogno di moto, continua sete di birra
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Mar 21
MassimoRacconti l'ultimo metro', massimo soldini, Metro', ultimo metrò
Io passerei ore sulla metro.
Da capolinea a capolinea,come facevo quando rimanevo seduto lì pomeriggi interi, lo facevo per studiare visto che a casa non ci riuscivo.
Da nord a sud, da oriente ad occidente di un micromondo infinitamente complicato. Una città sotterranea fatta di persone, fatti e storie.
Ah,quanto materiale per scrivere ed inventare, quanto materiale trovato nei dettagli delle mani, nello stato delle scarpe dei viaggiatori, dai discorsi urlati al telefono, dall’odore di questa o quello, dalla fretta per il lavoro.
Passeggeri ma locomotori di preziosissime storie.
Seduto, appunto riempio note che mai trascriverò, che perderò fra qualche minuto. Io ci passerei i sabato pomeriggio, ma poi ricomincereste a dire che sono scemo ed allora faccio finta che non è vero, ok?
Salto la mia fermata e torno indietro: la giostra di vita fra le piu’ divertenti.
Massimo.
P.S. Ah, poi dopo vado pure al lavoro. Certe volte.
Certe altre invece il lavoro è quello lì, notare, annotare, scrivere, inventare. Se poi diventasse pure vendere…