Feb 28
MassimoInfinito, Racconti cassettiera, infinito, massimo soldini, riordinare, riordinare i ricordi, trasloco ufficio
Oggi ho svuotato la cassettiera dell’ufficio.
Un trasferimento; un su e giù di piano, banalissima routine in un ufficio.
Oggi ho svuotato la cassettiera.
Dentro ci ho trovato libri, appunti, penne asciutte, matite spuntate, persone, posti, ricordi.
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Feb 22
MassimoIntolleranza ed eventi di straordinaria incompetenza bambini, comprensione parole bambini, essere genitori, genitori, neonati, parlare ai bambini, parole bambini, suoni bambini, teletubbies
Finalmente gli strali che ho lanciato per anni verso genitori, zii e parenti in generale vanno a segno.
Tutti quegli odiosi colloqui fatti di smorfie e stronzate varie sono stati dichiarati, seppure indirettamente, inutili dallo studio di cui potrete leggere alcuni dettagli nell’articolo che vi riporto qui sotto.
Ora posso dirlo ancora più liberamente: SMETTETELA di parlare ai bambini come fosse idioti: VI CAPISCONO.
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Feb 13
MassimoLoretta astronauta del bene, massimo soldini
Astronauta del bene, orbito attorno alla terra senza riuscire a dimostrare d’amare.
Esploratore del senso.
Ho una mappa senza direzione, una bussola col capogiro, un bagaglio pesantissimo di fantasia, una falla che perde sangue, un’ancora di gommapiuma, poche provviste di sogni.
Studio gli umani: mi nutro del sapore delle parole, sono fatto del peso dei piccoli particolari, mi cibo dei discorsi fatti di notte, bevo il perché delle cose.
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Feb 02
MassimoInfinito, Racconti crescere, infinito, massimo soldini, vespa
La notizia mi ha raggiunto mentre ero con le mani sporche di grasso, intento nel niente di un pomeriggio di ferie.
Prendere ferie per niente di serio la dice lunga. Potrei non scrivere oltre.
Con mezzo sigaro toscano in bocca e la barba invasa dall’odore acre del fumo operavo la vespa per l’ennesima volta, senza successo.
Succhiare aria dalla cannuccia delle manifatture di Lucca, stringere un bullone, fantasticare sul prossimo giro in vespa e sul prossimo viaggio sembrava l’apoteosi dell’aspettativa di vita.
Stefano ha chiamato: è nata la figlia. Lo dico ora, anche se la notizia è di giorni fa.
Dopo Lorenzo, Giorgia.
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