Agosto
Ago 13
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L’open Baladin rimarrà chiuso fino al 16agosto per non ben precisati lavori di ristrutturazione; dalla vetrata della porta di ingresso, le bottiglie coperte da un telo di plastica paiono tristi e spente come gli anziani ricoverati.
Re Calamaro invece ha chiuso definitivamente (www.recalamaro.it che è però irraggiungibile) ed il mondo senza i suoi cartocci di pesce fritto è molto più triste.
Roma è vivibile e vuota e girando a piedi o in vespa pare d’aver attraversato una porta spazio temporale: al ritmo lento di queste serate riesci a vedere solo i turisti in perenne movimento ed a mescolarti con loro mentre cammini “puffando” un sigaro e continuando a chiederti perché, anche premendo caps lock le lettere accentate rimangano minuscole.
A ferragosto nessuno sa chi o cosa si festeggi e perché sia festa nazionale. Ho sentito alcuni che si auguravano “buon ferragosto”, come fosse natale (che si festeggia a natale? va scritto maisucolo?).
Mi sento brutto e post birra, aggredito dai postumi di film brutti, visti di notte e fino al mattino, fino alle luci che mi sorprendono con la cervicale contratta e l’orecchio teso all’ultimo autobus appena passato. L’ultimo film della serie è l’acchiappasogni: più brutto non si poteva fare? Il libro, non dite nulla, lo dico io, sarà peggio, inutile dire il contrario !
Così dormo male, ma non spaventato dal film: spaventato dalla certezza che potrei salvarmi dalla tv solo usando i dvd (ah, divx si scrive con la i eh, lo sapevate?): ma finirei per l’essere ripetitivo guardando spesso stessi film da mormorare rubando le battute agli attori.
L’alternativa è attendere un nuovo eclatante progetto auodiovisivo tipo…
Pippo Baudo che in autunno condurrà una nuova trasmissione.
Guidavo tornando dall’ennesima serata alla tavola calda cinese di cui ormai abbiamo visto crescere e cambiare la dinastia della famiglia che la gestisce. Pochi ma costanti clienti, come al solito, e come al solito unici italiani io e Manu, seduti uno accanto all’altro: così si può vedere la tv, a volume cosi’ basso che ti viene d’istinto di piegarti in avanti come per sentire meglio.
Ho teorizzato un cinema estivo tematico: vecchi films, serate o settimane tematiche, chessò tipo tutti films con Roma protagonista, così da sostenere i cinema che in estate non guadagnano e così da mantenere un accettabile livello di visione ai normoCittadini.
Basterebbe far pagare gli ingressi3-4 euro così da spingere la gente recalcitrante alle ferie e desiderosa di aria condizionata e popcorn al burro a riscoprire o rivedere film veramente validi. E poi potresti completare l’offerta vendendo gadget, libri, qualche pezzo di abbigliamento vintage in tema, locandine, libri di cinematografari, potresti collaborare con collezionisti. Basterebbe pubblicizzarsi bene, cominciare e vedere l’effetto.
Mettersi d’accordo con i ragazzi dell’altroquando sarebbe un punto di partenza interessante. Quanto costerebbe comperare i diritti per proiettare al pubblico vecchi film?
Durante la serata della proiezione di vacanze romane arriverei in vespa, vorrei vedere in vendita locandine, gadget vespa, locandine del film, fazzoletti tipo quelli che nel film indossava la Hepburn, libri di regia da comperare e non leggere mai…
La macchina fredda dentro e calda come la serata di Agosto, fuori: proprio come il gelato fritto cinese. Crema o cioccolato? Senza troppe stronzate e gusti di frutta inutile: crema o cioccolato. Che poi non mi piace affatto,ma lo ordino tanto per poter chiedere ogni volta a Manu: secondo te, com’è che fanno a friggerlo?
Spiaggiato sul divano non ho avuto voglia di dire quello che pensavo: era terribile infatti.
Mi veniva in mente che ho un rifiuto a mangiare prodotti della Kinder da quando hanno cambiato la foto del bambino sulla scatola. Cioè, perché questo sfregio al tempo che passa? Il bambino nuovo è somigliante , quindi vuol dire andava bene anche il precedente, no?
Ed è somigliante in maniera fastidiosa, come la voci del doppiatore che sostituisce quello che aveva doppiato per anni l’attore che ora sei finito ad odiare.
Cazzo.
Mastrolindo, si si, quello là del detersivo: io ero bambino e lui era grande, muscoloso e biondo (anche se calvo…si vedeva dalle sopracciglia): ora il tempo è passato, di lui si vede solo un mezzobusto nella pubblicità ed è invecchiato: ha le sopracciglia bianche. Oh, ecco, lui si !
Lui si, come l’omino della Permaflex: sono anni che esco di casa per andare al lavoro e lo invidio in quella posa plastica, mantenuta da anni, col pigiama anni 80 che riposa sereno sui cartelloni pubblicitari.
Per me è una figura mitologica: metà uomo e metà materasso.
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