Miraggi lipidici

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Sabato mattina:  in una Roma  disperata dal caldo afoso e dall’odore di asfalto bagnato causato da una improvvisa e brevissima pioggia estiva ho avuto un miraggio lipidico.

Sarò breve perché non ho ancora elaborato ne metabolizzato l’effetto che la visione ha avuto sulle mie povere membra stanche ed assonnate.

Uscendo dal corso che seguo per diventare allenatore di pallacanestro (ogni sabato e domenica mattina dalla 8.45 alle 13 fra teoria ed esercitazioni pratiche in campo…) ero appunto sudato come un cinghiale inseguito dai cani da caccia.

In una piccola svolta del quartiere Talenti, Roma, mi sono imbattuto in un’Ape Piaggio (Si, quella storica) uscita probabilmente da una porta spazio temporale.

Un’ape piaggio dipinta bianco e rosa..perfetta in ogni dettaglio, immacolata come un maialino.

Doverosa l’improvvisa frenata con conseguente derapata della moto: un omino è intento a tagliare pizza bianca, di quella cotta nei forni, piena d’olio e sale, di quella che sa stordirti di endorfine quando la rimescoli in bocca e l’olio viene a contatto con la tua lingua.

Al suo fianco un cilindro di carne dello stesso colore dell’Ape Piaggio: si, una mortadella lunga tipo due metri e gente festante attorno.

Ammetto di aver pensato che la vita è bella che  “vaffanculo alla profezia dei Maya”, che non è importante ingrassare, che la pressione alta è un problema che vivono solo i pneumatici e che l’Italia, quella vera, non è morta, che la crisi non ci ucciderà: ma che idea geniale è questa?

Detto in breve: un mezzo di trasporto vintage che percorre le strade dei quartieri di Roma fermandosi dove meglio crede e vendendo centimetri quadrati di felicità sotto forma di pizza e mortadella (mortazza per i romani).

Un tuffo nel passato: un mezzo d’epoca su strade di quartiere, un alimento semplice e popolare: una pausa dal mondo che corre.

Io ed il Gianvi, le nostre special 50, jeans, maglietta e clarks ai piedi la visione conseguente.

Il quartiere è del resto montesacro /talenti, quindi lo stesso di anni fa, tanti capelli fa, le scuole elementari, noi due e tanto altro che oggi non pare nemmeno più sparito ma solo messo da parte, fermo in stand-by.

I ragazzi di pizza e mortazza sono da premiare, seguire, foraggiare. Seguiteli su facebook, twitter o semplicemente incontrateli scontrandovi con la vita, con il gusto ed con i ricordi…

 

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