Noi siamo…

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… falene impazzite.

Continuiamo a sbattere sullo stesso muro, sforzandoci di andare o almeno di capire la direzione.
Aggrapparsi e poi scivolare, come su un vetro; una finestra per uscire e nessuna forza per romperla.
Scendere, risalire: svolazzare affannati e senza metodo: fino alla fine, fino quasi a morirne

Le stesse solite spigolose domande: no, stanotte no: non ne ho voglia neanche io.
Ipnotizzati da un luce che sembra sempre la soluzione più giusta e che invece è solo illusione, anche se divertente in principio e malinconica da fare male poi.

Siamo mosche d’inverno, viviamo  storditi, incapaci di andare;
felici per un’altra giornata fatta di quello che capita, di una specie di pasto di merda, di quello che resta, come se davvero potesse bastare.

Voliamo come mosche d’inverno, intontiti  e sbilenchi

 

Massimo

 

P.S. Dedicato ad ognuno di noi a chiunque si sentisse impegnato a trovare la sua strada.

P.P.S. @chiunque leggendo dovesse pensare che siano righe troppo malinconiche:
se non hai mai avuto una lampadina a cui girare attorno, no, è chiaro tu non possa capire!

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