Vado
Ago 07
Viaggio differenza fra turista e viaggiatore, grotte di postunia, in moto, maribor, massimo soldini, passo vrsic, ptuj, slovenia, triglav, viaggi in moto, viaggio moto in slovenia No Comments
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Da qualche giorno la mia camera è invasa da buste di plastica e da fogli di appunti stropicciati, strappati, da cordicelle elastiche. Il mio blocco notes ha rigorosamente le orecchie negli angoli, è vissuto ed un po’ strappato: custodisce il programma, i dubbi, la lista di cosa portare ed in parte da dimenticare: il grande classico dell’amnesia sono le ciabatte e lo spazzolino da denti che poi comprerò strada facendo.
Sto cercando di organizzare al meglio lo spazio: vado via, in moto, direzione Slovenia.
Il viaggio è come al solito auto-organizzato o, per meglio dire, volutamente non organizzato.
Io, la moto, le gomme nuove (Grazie Carlo !!!) un paio di borse oltre al baule posteriore, la guida turistica ed una anacronistica carta stradale dell’est Europa (5 euro da Feltrinelli, altro che navigatore e pile scariche), qualche fusibile di ricambio, qualche attrezzo pronto uso, grasso per la catena ed un kit di riparazione per le gomme ed uno di pronto soccorso che, onestamente, spero non servano mai.
Nessuna prenotazione ne previsione: più o meno 2 settimane. Il viaggio si estenderà più, oppure meno, dipendentemente dalla spesa via via affrontata: dritto fin su a Cividale del Friuli ospite di un’amica, tappa da oltre 600 km, poi Slovenia fra le montagne, attraverso il Passo Vrsic 1611 metri, nel parco nazionale del monte Triglav, 2864 metri; ..e giù fra curve e tornanti fino ai laghi.
Poi ancora chilometri, ma ovviamente verso dove, di preciso non so: Lubiana, la capitale, le grotte di Postunia (non so se andando o tornando verso casa Italia) ed un paio di giorni verso est; Ptuj, città che ha il nome che pare il suono di uno sputo, e Maribor, quasi ai confini con l’Ungheria.
La mia guida è colorata da piccoli post-it che fungono da segnalibri, da appunti scritti in pessima grafia, brutta da non saperla più rileggere.
In Slovenia c’è una fitta rete di ostelli e così conto di trovare un posto letto a buon mercato, di risparmiare e di poter estendere la vacanza: nel dubbio porto via un materassino (Decathlon : pocaSpesaTanta Resa!!!) così che in casi estremi possa dormire di fortuna o riposare nel mezzo di una tappa se troppo lunga.
“La differenza fra il turista ed il viaggiatore è che il secondo non sa bene ne se ne quando tornerà”: ecco, più che mai, ora questa frase fa al caso mio.
E se pioverà non lo so. Le previsioni, importano davvero? Io comunque, ogni giorno avrò i miei km da fare.
Sono emozionato, positivamente: il viaggio è sulla carta piuttosto facile, per condizioni climatiche e chilometraggio non proibitivo a parte un paio di tappe epiche di oltre 650 km: parto con un bagaglio di coraggio, ma il viaggio non c’entra niente ed allora lo apprezzo di più e sono più orgoglioso.
Penso di partire all’alba, per avere tutta la giornata davanti: forse sabato 9 Agosto.
Carlo, amico gommista dei miei show del sabato mattina, ha chiesto se anche stavolta scriverò viaggiando. Anche altri fra amici e conoscenti hanno fatto la stessa domanda che un po, ammetto, mi ha inorgoglito ed egonutrito.
Non lo so ancora, ma credo che porterò il pc con me anche per riuscire a prenotare un posto letto e per pianificare al meglio le varie tappe, strada facendo.
Così questo è un saluto, un altro.
Insomma, io vado...
Ancora qualche giorno di lavoro e qualche notte per trafficare col bagaglio, organizzarlo ed alleggerirlo al meglio.
Ancora qualche notte di emozionato subbuglio; ecco perché questo saluto: un ringraziamento a chi fin qui ha letto questo blog, commentato, scritto in privato, sostenuto, incitato, apprezzato, a chi mi ha pungolato dicendomi di inseguire la presuntuosa idea di scrivere per “professione”.
Questo viaggio, seppure semplice, significa molto per me, per il bagaglio che porto dietro, per il periodo complesso che sto vivendo.
Saluto tutti con un collegamento alla pagina dei ringraziamenti che scrissi per il viaggio di Caponord (vedi anche post scriptum qui sotto) e che resta una pagina vera, vera come la vita e la voglia di dire e fare che da sempre mi muove: clicca qui per leggere i ringraziamenti.
“Tutto ciò che avete da fare è tenere il vento alle spalle”
Vi abbraccio.
Massimo
P.S.
QUI trovate invece un breve raccolta di aforismi di viaggio.
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